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L'Ue avverte: “L'Italia continui a ridurre il debito”

Nell'approccio alla formazione del nuovo governo e nell'approccio alla stabilità finanziaria” l'Italia deve “mantenere la rotta” degli ultimi anni “riducendo gradualmente il deficit e il debito“. E' il monito del vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis

L'approccio non cambia

L'esponente di Bruxelles ha sottolineato che la Commissione non intende “coinvolgersi” nella discussione sulla formazione del governo, ma è “pronta a lavorare con le autorità democraticamente elette degli Stati membri”. L'approccio dell'esecutivo comunitario non cambierà “indipendentemente da quale governo ci sarà”. Senza anticipare il giudizio sull'Italia atteso per la prossima settimana, Dombrovskis ha spiegato che le raccomandazioni della Commissione all'Italia si concentreranno sulle “questioni di bilancio“.

Debito pubblico

L'Italia “ha il secondo debito pubblico” della zona euro: “è molto chiaro che in questa fase di crescita economica deve metterlo in discesa”, ha detto il vicepresidente della Commissione. “Questo approccio è lo stesso” adottato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “che ha enfatizzato durante il processo di formazione del governo la necessità di mantenere gli impegni europei”, ha spiegato Dombrovskis. Nelle raccomandazioni all'Italia, la Commissione inoltre chiederà di affrontare i “colli di bottiglia” dovuti alla bassa produttività e di continuare a lavorare sui crediti deteriorati delle banche “anche se negli ultimi due anni ci sono stati progressi abbastanza sostanziali nella riduzione”. In vista dei prossimi appuntamenti europei, in particolare il vertice di giugno sul completamento dell'Unione bancaria e l'approfondimento della zona euro, Dombrovskis ha ricordato che “l'Italia con l'attuale governo è stata molto attiva e sostenitrice dell'agenda” per riformare l'Unione economica e monetaria.

Lavori in corso

Ieri, all'esito del quarto giro di consultazioni, Matteo Salvini aveva posto l'accento sulla necessità di ridiscutere la “posizione dell'Italia a Bruxelles”. Ed è questo uno dei punti, aveva fatto capire, che sta rallentando il processo di formazione del nuovo esecutivo. Una bozza di programma, in ogni caso, è stata consegnata al Quirinale in serata. Ci sono, hanno spiegato fonti parlamentari, ancora alcune cose da mettere a punto. Il confronto è a 360 gradi. Anche sulla premiership si lavora e i tempi supplementari servono anche a consultare le basi di M5s e Lega.

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