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lunedรฌ Marzo 10 2025

Istruzione: Renzi propone ddl, non decreto

Matteo Renzi ha annunciato che il pacchetto scuola, la cui discussione รจ prevista oggi in consiglio dei Ministri, avverrร  con ddl e non piรน con decreto. A proposito รจ previsto stamattina un incontro con il ministro dellโ€™Istruzione, Stefania Giannini, per fare il punto della situazione. Nello spirito delle dichiarazioni del presidente della Repubblica lโ€™esecutivo vuole coinvolgere il Parlamento, opposizioni comprese, nella riforma dellโ€™Istruzione. Nel disegno di legge, fino a stasera, era previsto che finissero la riforma dellโ€™infanzia (un unico percorso educativo da 0 a 6 anni), interventi legati alla disabilitร  e al โ€˜sostegnoโ€™, un testo unico nuovo in materia di normativa scolastica, misure per il diritto allo studio.

Di certo, con i tempi di un ddl, le assunzioni promesse per settembre prossimo potranno concretizzarsi. Nel decreto legge, infatti, secondo quanto era atteso, avrebbe dovuto confluire innanzitutto il pacchetto di assunzioni, uno dei pilastri degli interventi studiati per migliorare il sistema dโ€™istruzione nel nostro Paese. Previsti 180.000 โ€œingressiโ€ (considerando perรฒ anche circa 60.000 posti dellโ€™annunciato concorso per insegnanti) pescando dalle graduatorie a esaurimento, dagli idonei e vincitori dellโ€™ultimo concorso pubblico (quello del 2012) e, per consentire una coincidenza tra fabbisogni e organici (ci sono materie, come matematica e fisica, in cui scarseggiano prof e discipline che si รจ deciso di potenziare) anche attingendo dalle graduatorie di istituto (offrendo a questa categoria di precari prima un contratto a termine per un altro anno e poi una sorta di โ€œcorsia preferenzialeโ€ per il concorso che verrร  bandito a ottobre).

A questo plotone di docenti si prevedeva di aggiungere i supplenti che hanno piรน di 36 mesi su posto vacante, come conseguenza del recepimento della sentenza della Corte di Giustizia europea. Per loro โ€“ poche migliaia secondo lโ€™interpretazione del Miur, decisamente piรน restrittiva rispetto a quella sindacale โ€“ si pensava a un indennizzo, anche nellโ€™intento di evitare ulteriori contenziosi. Altro capitolo entrato โ€œin corsaโ€ quello delle scuole paritarie, accompagnato da non poche polemiche. Lโ€™idea era quella di proporre una detrazione fiscale per le famiglie che iscrivono i propri figli alle paritarie. Sempre nel decreto legge anche la carriera dei docenti (con gli aumenti stipendiali per il 70% legati al merito e per il restante 30% allโ€™anzianitร  di servizio), il rafforzamento di alcune materie come musica, arte, lingue straniere, il rafforzamento della scuola-lavoro.

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