A novembre l’industria italiana è tornata a calare come fatturato, in flessione dello 0,6% su ottobre e dell’1,6% su base annua, segnando il sesto ribasso consecutivo. Secondo l’Istat i ricavi interni sono scesi dell’1,2%, in controtendenza rispetto a quelli esteri, saliti dello 0,6%. La contrazione delle vendite, dopo il rialzo congiunturale di ottobre, contrasta anche con il risultato positivo registrato dalla produzione industriale sempre a novembre. La differenza secondo l’Istituto di statistica potrebbe derivare dall’impatto dei prezzi (-0,2% quelli alla produzione). Se, infatti, la deflazione non si fa sentire sulla produzione, che riguarda solo le quantità, ha inevitabili effetti sui guadagni.
Comunque analizzando i primi undici mesi dell’anno, nel confronto con lo stesso periodo del 2013, il fatturato si mantiene appena sopra lo zero (+0,1%), quindi cresce l’attesa per il mese di dicembre. Tornando a novembre e puntando lo sguardo sui diversi settori, l’Istat ha segnalato un deciso incremento per i mezzi di trasporto (+16,6%), mentre vanno male la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,3%), la metallurgia (-5,7%) e anche l’alimentare (-3,1%).
Negativi, sempre a novembre, gli ordinativi dell’industria che sono calati dell’1,1% rispetto ad ottobre e del 4,1% su base annua, registrando la quarta contrazione di fila. Il calo mensile delle commesse è sintesi di una riduzione del 3,9% degli ordinativi interni e di un aumento del 2,9% di quelli esteri. La stessa forbice si ritrova nel confronto annuo, dove al forte ribasso del mercato italiano si contrappone un rialzo del 3,5% ottenuto fuori dai confini nazionali. Ma la spinta dell’export a novembre non è riuscita a cambiare segno sul dato complessivo. Al contrario gli ordini riescono a tenere la testa sopra la soglia dello zero guardando ai primi undici mesi del 2014 (+0,7%) proprio e solo grazie all’impulso arrivato dall’estero (+2,9% a fronte di un -0,8% sul mercato interno). Analizzando i diversi settori, a novembre, su base annua, il comparto dei mezzi di trasporto, che ha spinto il fatturato, sul fronte degli ordini diventa una zavorra (-18,5%).