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In vacanza a settembre 3 italiani su 10

Secondo la Banca d’Italia alle attività turistiche sono direttamente riconducibili il 5% del prodotto interno lordo e oltre il 6% egli occupati nel nostro Paese. Un peso economico comparabile al dato della Spagna e superiore a quello di Francia e Germania. L’incidenza del turismo è maggiore in Portogallo e Grecia, anche in seguito alla debolezza degli altri comparti produttivi. A discutere prospettive di crescita del settore sarà giovedì a Roma la presentazione dell’annuale workshop turistico internazionale Buy Lazio al quale parteciperanno il sottosegretario ai Beni culturali, Lorenza Bonaccorsi, il presidente di Enit-Agenzia nazionale del turismo, Giorgio Palmucci, l’assessore allo Sviluppo economico di Roma, Carlo Cafarotti, il presidente e il segretario generale di Uniocamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti e Pietro Abate, il cordinatore tecnico del Buy Lazio, Vincenzo Peparello. L’obiettivo del Buy Lazio è quello di presentare ai mercati internazionali l’offerta turistica di tutta la regione, promuovendo un prodotto diversificato e di alta qualità. La strategia di base dell’iniziativa è quella di mettere in evidenza le bellezze della regione: mare del Lazio, cultura, città d’arte e borghi, enogastronomia, ambiente e natura, turismo congressuale, termale, religioso, sportivo, organizzando l’incontro con la domanda internazionale.

Le mete preferite in patria

“Settembre mese di vacanze – riferisce l’Agi -.Tre italiani su dieci fanno ferie a settembre e per uno su cinque questa è la vacanza estiva principale con una durata media di 6 notti fuori casa. Sono soprattutto i giovani che preferiscono fare la valigia a settembre, complice magari anche il fatto che aumentano le offerte, c'è meno affollamento  e i costi della vacanza sono più abbordabili”. A delineare il quadro turistico di fine estate è l’analisi mensile di Confturismo-Confcommercio  e Istituto Piepoli, sull'indice di fiducia del viaggiatore italiano, che nel mese di agosto ha raggiunto 74 punti, valore mai registrato in precedenza. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno la fiducia è cresciuta di tre punti, mentre è di due punti l'incremento rispetto a luglio. “L'Italia rimane in cima alle preferenze di viaggio del prossimo trimestre per quasi 8 italiani su dieci- evidenzia l’Agi-.Le mete preferite sono Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Puglia e Campania, mentre per quanto riguarda le destinazioni estere si pongono in evidenza Spagna, Grecia e Francia”. Quasi 3 italiani su quattro, nel momento della scelta di una destinazione, sono disposti a pagare qualcosa di più per ricevere servizi che tutelino maggiormente l'ambiente e al tempo stesso vorrebbero avere sempre più informazioni riguardo alla gestione sostenibile adottata dagli operatori.

Il primato Usa

Visitare gli Stati Uniti almeno una volta nella propria vita è il sogno di tutti- puntualizza l’Adnkronos-. Poter passeggiare per le vie di New York, attraversare in macchina la famosa e lunghissima Route 66 e perdersi ad ammirare i panorami che offre la natura del territorio americano”. Gli Italiani sono il popolo che più di tutti mette gli Usa tra i primi 3 posti preferiti da visitare, tanto amati come destinazione da definire questo il loro “viaggio della vita”.  Paese che vai, bon ton a tavola che trovi. Oltre all’Italia il servizio di TheFork, sito e app per Android e iOS che permette di prenotare online in migliaia di ristoranti, è disponibile in molti Paesi d’Europa e del mondo con più di 60.000 indirizzi: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Svizzera, Olanda, Danimarca, Svezia, Australia e Sudamerica (Argentina, Brasile, Messico, Colombia, Cile, Uruguay, Panama e Perù).  TheFork, aggiunge Adnkronos, accompagna i viaggiatori in tutte queste nazioni, ma non sempre quando si viaggia si conoscono le buone maniere a tavola dei vari paesi. Ecco, quindi, una selezione delle più interessanti da ricordare e a cui fare attenzione.

Le diversità nazionali

Una delle cose che più infastidiscono i commensali francesi, almeno quelli più ligi al galateo a tavola, è non tenere le mani ben in vista sul tavolo. In generale, si deve mangiare con le braccia (ma non i gomiti) sul tavolo senza mai appoggiare le mani sul grembo. E, se state gustando una deliziosa baguette durante il vostro pasto, non appoggiate mai il pane sul vostro piatto ma sempre a lato: in Francia il pane è utilizzato per aiutarsi a mangiare e, quindi, come le altre posate va affiancato al piatto. “Gli spagnoli, come si sa, sono un popolo piuttosto rilassato, quindi anche il loro approccio all'etichetta non è mai troppo rigido-  avverte Adnkronos. Evitate, però, di proporre pranzi e cene a orari troppo anticipati: solitamente si pranza dopo le 14 e si cena dopo le 22; tentare di anticipare per adeguarsi ai nostri ritmi può mettere qualcuno in imbarazzo. Sempre per rispetto, i pasti devono essere consumati senza affrettarsi”. Il Sudamerica è un continente vasto e costituito da diversi Paesi, quindi è difficile trovare una guida unitaria al galateo a tavola. Di certo, ogni nazione sudamericana ha le sue peculiarità. In Cile, per esempio, è vietatissimo mangiare con le mani. In Argentina e Bolivia, bisogna sempre versare il vino con la mano destra e tenendo la bottiglia a metà altezza, mai sul fondo. Sicuramente una cosa di cui non dovrete preoccuparvi è la puntualità: è tollerato arrivare con 15-30 minuti di ritardo.

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