Si allungano ancora i tempi per la formazione del nuovo governo. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale sia Luigi Di Maio che Carlo Cottarelli. Due incontri distinti per fare nuovamente il punto della situazione.
In attesa
Il premier incaricato, ha riferito il Colle, non tornerà stasera per sciogliere la riserva. L'economista e il capo dello Stato hanno concordato di non forzare i tempi per un eventuale governo politico. Il rallentamento, viene precisato, è dovuto solo a questo e non a problemi sulla lista dei ministri che Cottarelli sta esaminando. Anzi, la bozza della proposta già si sarebbe e attende solo l'approvazione di Mattarella nel momento in cui l'ipotesi del governo politico sarà del tutto tramontata.
Di Maio
Il nodo resta quello di Paolo Savona, che Mattarella non vuole al Mef per evitare ripercussioni sui mercati. Luigi Di Maio durante una diretta Fb ha chiesto alla Lega di fare un passo indietro proponendo di mantenere l'economista nel governo ma “in un'altra posizione”. Per via XX Settembre “troviamo una persona della stessa caratura”. La buona riuscita della proposta alternativa a Savona, ha specificato, “non dipende da noi, il M5S ci sta, dipende dall'altra forza politica che fa parte del contratto. Se ci sta chiederemo di richiamare Conte al Quirinale per l'incarico, è una grande occasione”. Esclusa, ha chiarito, un'uscita dall'euro: “M5s e Lega non hanno mai ideato una cosa del genere”. La situazione, ha ammesso, “è difficile: ci sono tanti nemici che non vogliono farci partire. Ma io continuo a sperare, non in un ripiego ma in un governo politico del cambiamento”. Anche perché Cottarelli “non avrà i numeri in Parlamento“.