L'annuncio arriva in una data simbolo: il 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nella Legge di Bilancio in discussione sarà inserito anche un emendamento, firmato da Francesca Puglisi, presidente della commissione d'inchiesta sul femminicidio, per offrire un fondo agli orfani di donne uccise. “È stato accolto con adesione immediata e molto solidale da tutti i gruppi”, ha commentato Magda Zanoni, relatrice del provvedimento che deve essere ancora votato dalla commissione Bilancio del Senato.
L'emendamento
Se approvato, l'emendamento prevede che il 70% del fondo venga donato “a interventi in favore dei minori”. Il resto, “ove ne ricorrano i presupposti, agli interventi in favore di soggetti maggiorenni economicamente non autosufficienti“.
La capogruppo di Alternativa Popolare al Senato, Laura Bianconi, ha spiegato come verranno spesi i fondi: “L’emendamento prevede un aumento significativo che sarà erogato attraverso borse di studio, spede mediche assistenziali in favore di orfani di crimini domestici, orfani di madri a seguito di reati di femminicidio. Il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di mafia, racket e reati intenzionali violenti sarà ampliato appunto anche a chi è vittima di femminicidio”. Marcello Gualdani, sempre di Ap, afferma che questo intervento dimostra che la giornata di oggi non è solo una “vuota celebrazione”.
Le parole di Gentiloni e Boldrini
Sulla violenza sulle donne è arrivato anche il messaggio del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “L’Italia civile – ha detto – si unisce per dire basta alla vergogna della violenza sulle donne“.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha parlato a Montecitorio durante l’evento #InQuantoDonna, sottolineando che le leggi da sole non bastano: “Sbaglia chi pensa che la violenza riguarda esclusivamente le donne. Il problema riguarda tutto il Paese e sfregia la nostra comunità. Quindi, se su questo tema vogliamo fare sul serio, non può esserci solo la risposta delle vittime o delle altre donne, come in gran parte avviene ora: sono quasi sempre le donne a protestare, a ribellarsi, a promuovere mobilitazione”.
Oggi alla Camera dei Deputati sono ospiti oltre 1.400 donne. “Una presenza così imponente – la riflessione della Boldrini – ha un senso che non può sfuggire a nessuno: le donne italiane hanno bisogno di attenzione e ascolto. Per raccontare la violenza subita ma anche per raccontare la loro storia di riscatto”.
I numeri
Qualche dato dà la percentuale del dramma: il 71% degli omicidi in famiglia è donna, mentre nei primi mesi del 2017 ci sono state 2.333 violenze sessuali e solo il 7% degli stupri viene denunciato. Aumentano anche le vittime di stalking: denunce in crescita di 6mila nei primi sette mesi dell'anno in corso.