“Nel Fertility Day parliamo di salute, poi c’è l’aspetto politico e nella politica ci sono le strumentalizzazioni, e mi sa che c’è un sacco di gente che aspira a fare il ministro della Salute: va benissimo, ma io intanto mi occupo di cose vere”. Lo ha detto la ministrao della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della tavola rotonda sul Fertility Day a Roma. Lorenzin ha quindi ribadito come la sua priorità sia quella di occuparsi di “cose vere: parlo dei livelli essenziali di assistenza e del Fondo sanitario nazionale”. Dunque “che io – ha continuato – debba passare intere giornate a fare speculazioni su una foto della campagna non va bene, posso occuparmene un giorno, ma poi chi è responsabile dell’accaduto va a casa”.
A far esplodere l’ennesima polemica sulla manifestazione è stato un presunto messaggio razzista nella copertina di uno degli otto opuscoli per il Fertility Day. In quello dedicato agli stili di vita si vedono due aree con due immagini diverse: per le buoni abitudini da promuovere campeggiamo immagini di ragazzi bianchi e sorridenti. Nella seconda sui ”cattivi compagni” compare invece l’immagine di alcuni ragazzi di colore e con acconciatura rasta. Molte le reazioni sui social da Twitter a Facebook, come ad agosto per la precedente campagna della ragazza con il pancione e la clessidra in mano.
Come conseguenza Lorenzin ha annunciato di avere ritirato l’opuscolo incriminato ma anche di avere aperto una inchiesta per capire cosa sia accaduto. La ministra vuole sapere “perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito”. Revocato anche l’incarico al direttore generale per la comunicazione del ministero, Daniela Rodorigo. Tanti gli utenti che su Twitter avevano commentano la nuova immagine, dopo le polemiche delle scorse settimane sulla prima campagna cancellata dal ministro della Salute.
Si tratta di due immagini stock, quelle standard e acquistate per molte attività della comunicazione. Una, quella con i giovani biondi sorridenti, già usata per una attività dentistica in Gb, l’altra per una campagna contro la droga negli Usa. Ma quel particolare mix ha scatenato immediatamente ironia e critiche. “Qualcuno ha deciso di sabotare il ministero della Salute. La contrapposizione tra coppie da spot del dentifricio (a colori) e nero con drogate (virati seppia) per contrapporre gli stili di vita è da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso” ha scritto su Facebook il giornalista Enrico Mentana. “Il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione”, aveva risposto a caldo Lorenzin