Entrano nel vivo le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Dopo i presidenti delle Camere, Napolitano, i rappresentanti delle autonomie, del Gruppo misto e Fratelli d'Italia è la volta dei big. Vale a dire Forza Italia, Lega, Pd e Movimento 5 Stelle. Gli stessi che ieri non hanno smesso di lanciare veti e controveti su possibili convergenze, rendendo più arduo il compito di Sergio Mattarella.
Programma
L'ufficio stampa del Qurinale ha diramato il programma dei colloqui odierni.
- ore 10; sen. Andrea Marcucci e on. prof. Graziano Delrio, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Partito Democratico” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dall'on. dott. Maurizio Martina e dall'on. Matteo Orfini, rispettivamente Segretario Reggente e Presidente del “Partito Democratico”.
- ore 11; sen. avv. Anna Maria Bernini e on. avv. Mariastella Gelmini rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Forza Italia – Berlusconi Presidente” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dall'on. dott. Silvio Berlusconi, Presidente del Partito “Forza Italia – Berlusconi Presidente”.
- ore 12; sen. Gian Marco Centinaio e on. dott. Giancarlo Giorgetti rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Lega – Salvini Premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dal sen. Matteo Salvini, Segretario Federale del partito “Lega – Salvini Premier”.
- ore 16.30; sen. Danilo Toninelli e on. dott.ssa Giulia Grillo rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, accompagnati dall'on. Luigi Di Maio, capo della forza politica “Movimento 5 Stelle”.
Gioco a incastro
Mattarella verificherà se esistono le condizioni per una coalizione allargata, raccolta magari attorno a un nome esterno, un profilo in grado di mettere d'accordo tutti, o quasi. I presupposti, al momento, sembrano andare in direzione opposta rispetto a quella che porterebbe a un'intesa. M5s guarda a Lega e Pd ma dice no a Fi. Salvini, che ha confermato di non voler rompere con Berlusconi, non vuole i dem. Gli azzurri escludono, invece, possibili assi con i grillini. Da qualunque angolatura la si guardi il gioco a incastro è difficile.
Verso il bis
Ecco perché, in attesa di sondare domani gli altri partiti, molti già scommettono sul fatto che a metà della prossima settimana possa svolgersi un secondo giro di consultazioni. In quell'occasione difficilmente l'atteggiamento di Mattarella sarà ancora solo di ascolto rispettoso, il richiamo lanciato nei giorni scorsi alle forze politiche perché rispondano alle esigenze dei cittadini sarà reiterato, come pure la sottolineatura del fatto che quando ci si trova davanti a un sistema elettorale proporzionale bisogna fare dei passi avanti reciproci per dar vita a un governo.