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Di Maio positivo: “Presto buone notizie”

Filtra ottimismo dalle parole del vicepremier Luigi Di Maio, intervenuto in mattinata sul caso Alitalia. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, infatti, non solo non ci sarebbero problemi sul futuro della compagnia ma anzi, nei prossimi giorni, arriveranno delle buone notizie. Fra venti giorni, in effetti, qualcosa si dovrebbe sapere dal momento che scadrà la proroga concessa a Ferrovie per la presentazione del piano di acquisizione anche se, pur ormai in dirittura d'arrivo, continua a sussistere la problematica dei partner. Per Di Maio “serve prudenza” ma si dice sicuro che “sia il commissario sia l'ad di Fs stanno facendo un lavoro attento per rilanciare Alitalia”, augurandosi poi di “essere l'ultimo ministro che si occupa della crisi di Alitalia”. La condizione del governo resta la stessa: “A noi serve restare dentro, non solo per i livelli occupazionali ma per le strategie turistiche dei prossimi 15 anni”.

“Fondamentale esserci”

Secondo quanto rivendicato da Di Maio, “Alitalia a febbraio è stata la compagnia area più puntuale del mondo”. Per questo il ministro ha sottolineato che “il lavoro che stanno facendo gli amministratori straordinari, quindi i commissari, Ferrovie con Delta per il nuovo impianto industriale e le manifestazioni d'interesse che stanno arrivando per ora informali dimostrano che è una compagnia competitiva”. Ed è sempre per questa ragione che la partecipazione statale risulta essenziale: “E' un'operazione di mercato ma è fondamentale esserci non solo per i livelli occupazionali ma per la strategia turistica dei prossimi 15 anni perché tante compagnie aeree europee hanno dentro lo Stato proprio perché grazie ai rapporti tra governi riescono ad aprire nuove rotte e oggi la differenza la fa la capacità di poter gestire le rotte anche con politiche di stato in compartecipazione con l'azienda”.

La partecipazione risulta essenziale anche perché, ha spiegato, “per Alitalia sia come brand sia come compagnia c'è un grande interesse a livello mondiale da parte di player importantissimi come Delta”. L'ottismo c'è, anche quando il discorso è spostato sul piano delle compagnie azionarie: “Aspettiamo il piano industriale perché per me tutto sta andando bene”. Per questo si augura “di essere l'ultimo ministro ad occuparsi della crisi di Alitalia”.

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