La voce degli ultimi

domenica 17 Novembre 2024
12.7 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

domenica 17 Novembre 2024

Consulta, venti volte nulla di fatto

Anche oggi nessun accordo è stato raggiunto sui due nomi da eleggere a giudici della Consulta e sul membro del Csm che deve essere ancora scelto dal Parlamento in seduta comune. Pd, Fi e Ncd hanno votato nuovamente scheda bianca, impedendo a tutti i candidati di raggiungere la fatidica maggioranza qualificata necessaria per l’elezione. E’ quindi la ventesima fumata nera per la Corte Costituzionale, mentre sul Csm si è tornato a votare dopo la bocciatura di Teresa Bene: eletta dalle Camere in seduta comune, la scelta non è stata convalidata perché alla Bene mancavano i requisiti. Per la Consulta è richiesto il quorum dei 3/5 dei componenti dell’Assemblea; per il Csm servono i 3/5 dei votanti.

Critico il M5s su questa nuova tornata di voto a vuoto. “Di fronte alla sordità dei partiti – scrive su Facebook il deputato 5 stelle Danilo Toninelli – alle nostre richieste di nomi per la Corte costituzionale torno a chiedere per l’ennesima volta dal 12 giugno a tutti i partiti un confronto aperto e pubblico su delle candidature che siano di personalità autorevoli, indipendenti e condivisibili. Dopo 20 votazioni andate a vuoto, chiedo al Pd di rinunciare alla candidatura di Violante, viziata da ineleggibilità oltre che inaccettabile. Nell’attesa che qualcosa si muova, oggi sarà ancora scheda bianca per la Consulta e Zaccaria per il Csm”.

Ma anche dalle file del Pd è arrivata una critica alla situazione: “Oggi per la ventesima volta – dice Vannino Chiti – andrò con i colleghi senatori e deputati a votare per l’elezione di due giudici costituzionali: è già chiaro che non vi sarà un esito positivo e non per negligenza dei parlamentari. Con enorme preoccupazione assistiamo ad una perdita di credibilità del Parlamento. E’ urgente trovare un’intesa per completare la composizione della Corte Costituzionale: è una priorità che prevale ormai su tutto il resto. Non posso non aggiungere, con il rispetto per il loro ruolo istituzionale, che i presidenti di Camera e Senato non possono limitare la loro funzione a convocare sedute congiunte del Parlamento, dando l’impressione di non curarsi della loro conclusione”. Servirà così una nuova votazione, la ventunesima.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario