Antonio Tajani premier “sarebbe una bellissima scelta“. Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso di un'intervista a Rtl 102.5. “Io – ha spiegato – non ho ambizioni politiche, voglio vincere e scegliere il premier e la squadra di governo con i miei alleati. Se fosse possibile avere Tajani sarebbe una bellissima scelta, molto stimata a livello europeo. Certo sarebbe una perdita per l'Italia a livello Ue. Oltre a lui ci sono altre due possibilità in campo ma non le dico ora. Con gli alleati ne abbiamo parlato ma prima dobbiamo vincere”.
Affondo
E il principale ostacolo per il ritorno di un governo di centrodestra secondo il leader di Forza Italia è rappresentato dal Movimento 5 Stelle. I grillini per Berlusconi sono come “i comunisti di una volta, quelli del contrordine compagni”. “Vogliono affidare il governo del Paese a un ragazzo di 30 anni (Di Maio ndr), che per carità a suo modo mi sta anche simpatico ma che – ha sottolineato – non ha mai lavorato, ha fatto solo lo steward allo stadio di Napoli”. Sistemato così il candidato premier dei 5 Stelle, l'ex premier è passato al partito. “Sono dilettanti della vita, dei mantenuti della politica che gli dà uno stipendio”. E dunque, ha detto Berlusconi, “chi vive solo dell'emolumento è pronto a fare di tutto per conservare il reddito in Parlamento. Come possiamo fidarci di persone così?”.
Migranti
Rispondendo a una domanda sulla gestione della crisi migratoria, Berlusconi ha risposto che occorre “cambiare, immediatamente, il Trattato di Dublino“. Quell'accordo, ha rilevato l'ex premier, fu siglato “per tenere tutti gli immigrati che hanno scelto l'Italia come primo punto di sbarco, dobbiamo riconoscere chi ha diritto a restare in Europa perché scappa da una guerra o una dittatura ma questo sta andando molto lentamente e quando potevano collocare in Europa 98 mila persone siamo riusciti a individuare solo 10 mila persone come rifugiati, mentre la Grecia ne ha individuate 21 mila, ha fatto meglio di noi”. Il leader Fi è tornato a dire che “gli immigrati da noi, per vivere purtroppo si danno alla prostituzione o allo spaccio di droga, diventano manodopera della grande criminalità, devono commettere reati di ogni tipo per sopravvivere“.
Fisco
Non poteva mancare una domanda su un altro tema caro a Berlusconi: le tasse. L'ex Cav ha proposto una riforma del sistema fiscale, accompagnata da una maxi sanatoria del monte di cause ancora pendenti tra contribuenti e fisco. Si tratta, per Berlusconi, di una “rivoluzione assolutamente fattibile”, stimando in “100 miliardi i costi delle misure che abbiamo intenzione di introdurre, come la flat tax, la cancellazione dell'Irap, che costa 23 miliardi, l'aumento delle pensioni minime, l'introduzione di quella alle mamme, che pesa tra gli 8 e i 10 miliardi, l'introduzione del reddito di dignità. Le coperture sono intorno ai 270 miliardi: intendiamo snellire la tax spenditure, tutti i bonus, riconvertire i cattivi trasferimenti alle imprese e dal recupero dell'evasione i nostri economisti prevedono appena 20 miliardi all'inizio ma io sono più ottimista”.