A giugno lโIstat conferma la stima preliminare di un tasso di deflazione in accelerazione al 0,4% dallo 0,3% di maggio. Lโindice nazionale dei prezzi al consumo per lโintera collettivitร , al lordo dei tabacchi, registra infatti una diminuzione su base annua pari a -0,4% e un aumento dello 0,1% su base mensile.
La persistenza delle dinamiche deflazionistiche รจ in gran parte riconducibile allโampio calo dei prezzi dei beni energetici (-7,5% rispetto a giugno 2015), sebbene meno intenso di quello registrato a maggio. Al netto di questi beni lโinflazione, anche se in lieve ridimensionamento, resta positiva e pari a +0,4% (era +0,5% a maggio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'โinflazione di fondoโ, rallenta e si porta a +0,5% (da +0,6% di maggio).
A guidare la classifica delle cittร italiane in deflazione รจ Milano con un calo dei prezzi dellโ1%, ma sono 19 su 29 le metropoli dove lโinflazione รจ crollata a giugno. A maggio erano 18. Dopo Milano, le riduzioni maggiori dei prezzi riguardano Torino (-0,9%), Ancona (-0,8%), Firenze e Bari (-0,6% per tutti e due) e Roma (-5%). Lโinflazione raggiunge il livello piรน alto a Venezia (+0,6%), e continua a correre anche a Trento e Livorno (+0,5%), Bolzano e Parma (+0,4%).