“A Milano manderemo altri 150 militari a supportare le forze dell’ordine, che già operano a livelli eccellenti”. E’ quanto annunciato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice di ieri mattina a Palazzo Marino con il sindaco, Giuseppe Sala e il prefetto Alessandro Marangoni sul tema sicurezza. “Quando sono diventato ministro – ha detto Alfano – i militari impegnati erano 400. L’obbiettivo è di averli raddoppiati”. “Secondo i dati che ho raccolto le forze di polizia e le forze armate presenti in provincia di Milano hanno a disposizione 8.041 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, a cui va il mio ringraziamento. E’ una filiera dei vertici di sicurezza da numeri uno”. Ha affermato il ministro dell’Interno.
In merito al numero di immigrati, il ministro è chiaro: “Milano ha già fatto la sua parte. Ha raggiunto la sua quota e quindi se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi di migranti”. “Il peso dell’immigrazione – ha poi spiegato Alfano – si sente soprattutto perché ci sono Comuni che non accettano arrivi scaricando il peso dell’emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare”.
“Milano è più sicura di tante città italiane – ha detto il sindaco Sala -. Il dibattito sulla sicurezza, se non è supportato da numeri, è a perdere. Gli indicatori dicono che i crimini di varia natura sono in diminuzione. Non c’è nessun allarmismo”. Il sindaco aveva chiesto un intervento del Governo dopo l’omicidio di un domenicano a Piazzale Loreto la scorsa settimana e la rissa scoppiata la notte scorsa sotto il grattacielo della Regione Lombardia tra un gruppo di filippini, nella quale due giovani sono rimasti feriti.
Come ha annunciato il prefetto, Alessandro Marangoni, i nuovi soldati consentiranno di mettere in campo pattuglie miste: “Il nuovo modulo operativo dei soldati che verranno impiegati in città, a Milano, prevede pattuglie con un agente e due militari”. “Questo – ha concluso Marangoni – permetterà di sdoppiare il numero delle pattuglie raddoppiando in pratica il controllo del territorio”.