Le elezioni presidenziali e parlamentari in Zambia si terranno l’11 agosto, secondo “la nuova Costituzione che entrerà in vigore non appena il presidente la firmerà”. Lo ha annunciato il portavoce del presidente Edgar Lungu, Amos Chanda, sottolineando che la firma è attesa oggi. Le elezioni vedranno sfidarsi il Fronte Patriottico (FP) di Lungu e il movimento d’opposizione Partito dell’unità per lo sviluppo nazionale (UPND) guidato da Hakainde Hichilema. Tra i cambiamenti previsti dalla nuova Costituzione c’è il superamento della soglia del 50% delle preferenze per essere eletti alla presidenza. Lungu era stato accusato da molti di non volere l’approvazione di questo emendamento perché difficilmente il suo partito riuscirebbe a superare tale limite, ma il governo aveva smentito.
Lo Zambia ha gravi problemi economici. Mozambico, Angola e Zimbabwe, alla fine degli anni Settanta, ottennero l’indipendenza. Le guerre civili che ne seguirono crearono ulteriori difficoltà allo Zambia, che si ritrovò sommerso da un ingente afflusso di profughi e accusò gli effetti dei danni arrecati alle infrastrutture straniere. Di particolare rilevanza per lo Zambia fu la chiusura della ferrovia del Benguela, che attraversava l’Angola. Inoltre, l’esercito del Sudafrica attaccò ripetutamente elementi dell’ANC rifugiatisi entro i confini dello Zambia. A queste difficoltà belliche si sommò il crollo internazionale del prezzo del rame, principale esportazione dello Zambia. In seguito a questa crisi, l’economia dello Zambia divenne sempre più dipendente da fondi stranieri. Nonostante una parziale cancellazione del debito a metà degli anni novanta, lo Zambia rimane uno dei paesi con il massimo debito pubblico pro capite.