Quattro uomini sospettati di essere affiliati di al Qaeda sono stati uccisi nel corso di un raid effettuato da un drone degli Stati Uniti nel Sud dello Yemen. Secondo quanto afferma una fonte della sicurezza il velivolo avrebbe attaccato un convoglio del gruppo terroristico nella provincia meridionale di Shabwa, nella regione di Bayhan. Oltre ai quattro morti, molti altri sospetti militanti sono rimasti feriti.
Nonostante il caos in cui versa la situazione politica del Paese, a causa dei ribelli Houti, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Kuwait hanno annunciato la riapertura della loro ambasciata in Yemen, non più a Sanaa ma nella città di Aden. Una scelta che sembra voler essere di sostegno al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi, tornato nel suo ruolo di capo dello stato, tornato libero dopo l’arresto da parte dei ribelli sciiti che lo avevano deposto a fine gennaio.
La situazione dello Yemen versa in condizioni critiche, da quando iniziarono le proteste contro l’allora presidente Saleh, il quale venne sostituito da Hadi che proseguì con la proposta di dividere lo stato in sei regioni. Una specie di federalizzazione che avrebbe visto gli sciiti relegati nel nord, i secessionisti nel sud e le aree ricche di petrolio del centro in mano alle tribù sunnite.