Mohammed Abu Khdeir, l’adolescente palestinese di Gerusalemme Est rapito e ucciso dai tre ragazzi ebrei lo scorso luglio, è stato inserito nella lista delle vittime del terrorismo in Israele e il suo nome è ora inciso su una pietra nel memoriale del Monte Herzl. La notizia è stata diffusa a poche ore di distanza dall’inizio delle celebrazioni annuali per i caduti e le vittime del terrorismo, che hanno avuto inizio al tramonto del 21 aprile. Dopo la morte del giovane, ucciso da due coetanei e un trentenne, il ministro della Difesa aveva riconosciuto il sedicenne come “vittima di azione ostile” concedendo alla famiglia lo stesso risarcimento dei parenti di persone uccise in attentati.
Mohammed Abu Khdeir fu rapito il 2 luglio del 2014 nel sobborgo di Shuafat a Gerusalemme est e una volta condotto dai suoi sequestratori nel bosco vicino, venne picchiato e poi bruciato. Al momento dell’arresto gli assassini hanno dichiarato di aver agito per vendicare la morte dei tre coetanei ebrei, Gilad Shaer, Naftali Frenkel e Eyal Yifrach, rapiti e poi uccisi nei pressi di Hebron. Due vicende avvenute a distanza di un mese e che sconvolsero l’intero Paese.
A riguardo il padre di Khdeir ha definito l’iniziativa “eccellente” anche se si è detto maggiormente interessato alla sentenza con cui verranno giudicati gli assassini del figlio. Il suo timore infatti è che i tre ragazzi ottengano una diminuzione della pena per infermità mentale. Intanto non tutti hanno gradito l’iniziativa di ricordare il giovane palestinese, la notizia infatti ha scatenato diverse polemiche tra cui quelle di diverse famiglie delle vittime del terrorismo che hanno minacciato di cancellare il nome di Mohammed Abu Khdeir dal monumento.