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Trump prova a ricucire: “Sulla Russia intendevo l'opposto”

Giornata complicata per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo il controverso incontro di Helsinki con Vladimir Putin e le conseguenti dichiarazioni congiunte per quanto riguarda l'inchiesta sul Russiagate. Niente di strano che tali esternazioni abbiano creato remore, malumori e critiche in buona parte del mondo politico degli States, Repubblicani compresi anche se, nella giornata di oggi, il Gop ha respinto alla Camera una mozione contro il Tycoon mossa dai Democratici, attraverso un voto di disciplina. Forse anche per questo il presidente americano ha ritenuto di dover fare qualche precisazione su quanto accaduto ieri, ed è lui stesso a dirlo: “Mi rendo conto che c'è bisogno di una chiarificazione: volevo dire 'non vedo perché la Russia non debba essere ritenuta responsabile'” per le interferenze nelle elezioni americane.

Il terremoto politico

Insomma, parlando in conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha affermato di essere stato travisato e che, con le sue dichiarazioni, intendeva esattamente l'opposto di quanto tutti hanno capito. Un errore dunque, o quantomeno un fraintendimento. Eppure, alleati e non, hanno per una volta fatto fronte comune (almeno in parte) in una critica verso il presidente, tanto da scomodare anche personaggi piuttosto influente fra quelli favorevoli al Tycoon, come lo speaker repubblicano Paul Ryan. Anche per questo l'inquilino della Casa Bianca si è affrettato a confermare come la sua fiducia nell'Intelligence americana sia massima, pur ribadendo che il rapporto con la Russia “è sostanzialmente migliorato”.

La mozione

Per quanto riguarda il voto odierno, si è trattato del primo al Congresso per testare le reazioni dei deputati, con l'obiettivo di verificare il clima all'interno di Capitol Hill in relazione alle frasi congiunte di Trump e Putin sulle indagini di Mueller, considerando i dissensi arrivati da entrambe le ali congressuali. La mozione è stata respinta alla Camera con 230 voti contrari e 183 favorevoli: va detto che i dem hanno cavalcato l'onda lunga delle reazioni suscitate proprio all'interno del Gop e, nello specifico, le dichiarazioni dello stesso Paul Ryan il quale aveva affermato che la Russia, nonostante le parole di Trump, ha interferito nelle elezioni presidenziali del 2016.

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