Trump chiede lo sblocco dei soldi per la costruzione del muro al confine col Messico. Di nuovo. L'amministrazione del presidente repubblicano ha chiesto alla Corte suprema di sbloccare le risorse del Pentagono che la Casa Bianca vuole utilizzare per la costruzione del muro che attraverserebbe California, Arizona e New Mexico dopo la bocciatura del ricorso dei democratici dello scorso giugno. Risorse che però una corte federale di San Francisco aveva bloccato la scorsa settimana: miliardi di dollari che – se sbloccati – permetterebbero al presidente Usa di mantenere la promessa fatta nel 2016 ai suoi elettori e di sfruttare la vittoria nella sua campagna per la rielezione nel 2020.
Il muro
Il presidente vorrebbe realizzare una barriera metallica, costituita da una lunga serie di dissuasori collocati a brevissima distanza uno dall'altro: il muro sarebbe di metallo, di colore nero e con spuntoni per scoraggiare chi voglia scavarcarlo. Il progetto di Trump, inoltre, prevede la riduzione dei varchi destinati ai veicoli: sono troppi e sono troppo larghi. Per la costruzione, lo scorso febbraio i democratici avevano accettato di votare lo stanziamento di 1,4 miliardi di dollari per la realizzazione della barriera, una cifra nettamente inferiore ai 5 miliardi chiesti dall'ex magnate al Congresso. Ma lo scorso 3 luglio la corte d'appello di San Francisco aveva confermato la decisione di congelare i fondi del Pentagono destinati alla lotta antidroga e dirottati con un ordine esecutivo del presidente Usa verso la costruzione della barriera antimigranti. “Quanto all'interesse pubblico – hanno scritto due due tre giudici – concludiamo che è meglio servito rispettando l'assegnazione costituzionale del potere di spesa al Congresso”.