L’ex segretario del Psoe, Pedro Sanchez, destituito lo scorso primo ottobre dal Consiglio Federale, ha annunciato le sue dimissioni da deputato per non astenersi, come deciso dal suo partito, durante la seconda votazione per l’investitura a premier del leader del Partido Popular Mariano Rajoy.
Sanchez ha apertmente criticato la decisione della direzione provvisdoria, affidata a Javier Fernandez, di astenersi nel secondo turno di votazioni. Sanchez ha inoltre spiegato che la decisione di lasciare il mandato di deputato è stata molto difficile, ma ha sottolineato che è una presa di posizione momentanea. L’ex leader del Psoe ha inoltre affermato che da domani inizierà la preparazione del prossimo congresso socialista del 2017, quando molto probabilmente si ricandiderà a segretario alle primarie
Nel frattempo, Mariano Rajoy è sempre più vicino ad essere nominato premier spagnolo, evento che con tuatta probabilità si verificherà nella tarda serata di oggi. L’elezione del premier uscente dovrebbe mettere la parola fine sull’infinita crisi politica della Spagna, che da oltre dieci mesi, ossia dalle votazioni di cembre 2015, è senza governo. Rajoy, questa sera, dovrebbe essere eletto con i voti di 170 deputati (137 del Pp, 32 di Ciudadanos e 1 di Colicion Canaria), l’astensine di un numero ancora imprecisato di socialiti – alcuni infatti hanno deciso di non prestare obbedienza e votare “no” – e i voti contrari di Podemos, indipendentisti e nazionalisti.