Ennesima svolta nell'inchiesta sul Russiagate: secondo quanto riferito dal 'New York Times', il quale ha citato fonti vicine all'interessato, un collaboratore (nonché socio in affari) di Michael Cohen, legale di lunga data di Donald Trump, avrebbe deciso di collaborare con il procuratore in qualità di potenziale testimone. Si tratterebbe di Evgeny Freidman, nome di spicco nell'ambito dei trasporti tramite taxi e, a quanto pare, dichiaratosi colpevole di frode fiscale. Il magnate di origine russa, meglio noto col soprannome “Taxi King” avrebbe stipulato perciò un accordo con le autorità secondo il quale, per scongiurare il rischio della prigione, avrà l'obbligo di partecipare, a livello statale e federale, a eventuali indagini in corso.
Il magnate dei taxi
Da questo punto di vista l'inchiesta sul Russiagate non fa eccezione e, trattandosi di un collaboratore dell'avvocato Cohen, la sua attuale posizone di “assistente” alle indagini potrebbe trascinare nuovamente al centro della questione lo stesso legale personale del presidente degli Stati Uniti e, indirettamente, lo stesso Donald Trump. Nessuna dichiarazione, finora, da parte di Cohen i cui rapporti con Freidman sono attualmente al vaglio degli inquirenti: negli ultimi anni, il magnate di origine russa ha gestito centinaia di taxi, alcuni dei quali di proprietà dello stesso legale. Lo scorso anno, Freidman avrebbe incassato circa 5 milioni di dollari in tasse statali sulle vetture che gestiva, circostanza che ha suscitato l'interesse dei Pubblici ministeri, i quali lo hanno accusato di frode.
Occhi su Cohen
La faccenda del patteggiamento è emersa nelle ultime ore, riferita dall'Associated Press dietro informazioni concesse in forma di anonimato. Il coinvolgimento di “Taxi King” nell'ambito di inchieste statali o federali, potrebbe perciò indurre gli inquirenti a esercitare una pressione maggiore su Cohen affinché collabori all'inchiesta sulle intereferenze russe durante le presidenziali del 2016. A ogni modo, nonostante abbia riconosciuto la sua colpevolezza, Freidman ha dichiarato al Tribunale della Contea di Albany (nella giornata di ieri), di aver evaso alcune cifre ma di importo decisamente inferiore a quanto riportato, per un totale complessivo di 50 mila dollari.