Prosegue la telenovela della situazione in Grecia. Se erano in molti a credere che, alla fumata nera dell’Eurogruppo di giovedì scorsi, le banche questa settimana avrebbero potuto non riaprire, altri confidavano in una soluzione. E così è stato. L’Eurotowe ha deciso di aumentare di altri 1,3 miliardi la liquidità d’emergenza (Ela) a disposizione degli istituti di Atene, che hanno subito deflussi di depositi per oltre 4 miliardi di euro a causa del timore che il governo possa introdurre da un momento all’altro il controllo dei capitali.
La soluzione da trovare con i creditori, però, vive ancora in uno stallo. Iniziano a circolare voci che dicono che l’accordo possa slittare di un anno, dato che il 30 giugno – data prevista per il pagamento al Fmi di 1,54 miliardi di euro – sembra davvero una scadenza impossibile.
Comunque oggi alle 22 si terrà a Bruxelles e non può finire ancora con un nulla di fatto: questo servirebbe solo a far alzare sui mercati la febbre da “Grexit”. “Siamo pericolosamente vicini allo stato d’animo che dà per scontato un incidente”, ha detto qualche giorno fa il ministro delle Finanze Varoufakis. Sembra proprio che la crisi greca sia arrivata alla sua svolta finale. Le dichiarazioni che arrivano dall’Europa sono però contrastanti, perfino la Germania esprime una voce dissonante al suo interno.
“Ci sono ancora molti giorni di tempo in questa settimana per arrivare a una decisione” ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando a Magdeburgo, e ribadendo che una decisione oggi sarà possibile sulla base di un accordo con le tre istituzioni. La Merkel sembrava rispondere indirettamente al ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble, per il quale “non c’è niente di nuovo, non abbiamo ricevuto proposte di sostanza dalla Grecia, non si può preparare un summit senza di esse”. L’atteggiamento della cancelliera trova però conforto dell’atteggiamento del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che spiegava: “Lascerà che siano le istituzioni a dare un giudizio sulle ultime proposte arrivate dalla Grecia, ma potremo solo dare una prima impressione, è impossibile dare una valutazione finale”. Quel che conta, comunque, è che i mercati credono in un esito positivo: le borse europee hanno aperto tutte in positivo, con Atene in fortissimo rialzo a +6,42%.