La capitale della Cecenia, Grozny, è stata messa sotto assedio e alcuni poliziotti sono rimasti uccisi per mano di uomini armati forse appartenenti a movimenti filo-ceceni. Secondo le agenzie di stampa russe i terroristi si sarebbero infiltrati, catturando degli ostaggi, in un edificio che ospita agenzie di stampa e case editrici situato nel cuore della città. Circa sei ribelli avrebbero perso la vita durante gli scontri a fuoco con la polizia.
Le violenze sono cominciate subito dopo la mezzanotte: un commando formato da tre automobili ha improvvisamente attaccato un posto di blocco della polizia stradale. Gli attacchi poi sono continuati in maniera così intensa che il comitato nazionale anti-terrorismo si è visto costretto a mobilitare centinaia di uomini dei reparti speciali. Il palazzo dove i terroristi si erano asserragliati è stato subito circondato dagli agenti e, come molti testimoni affermano, dalle finestre si sono levate altissime fiamme mentre andava avanti la sparatoria.
E’ noto che la zona caucasica settentrionale della Russia è un territorio di continui scontri però, fino a questo momento, le misure di sicurezza adottate dal leader ceceno Ramzan Kadyrov, avevano fatto sì che a Grozny non si verificassero episodi di violenza simili a questo. Le agenzie di stampa al momento ancora non sono in grado di fornire un bollettino preciso sul numero totale delle vittime e non si conoscono le condizioni degli ostaggi in mano ai ribelli.