Quarantacinque morti, tra cui almeno 15 bambini. E’ il tragico bilancio del passaggio dell’uragano Earl sul Messico. La tempesta tropicale ha investito lo stato di Puebla, causando 28 vittime, e successivamente la regione orientale di Veracruz, dove hanno perso la vita altre 17 persone. I danni più gravi nella città di Huauchinango, nella stato di Puebla, dove in 24 ore il volume delle precipitazioni è stato pari a quello di un mese. Nello stato di Veracruz un’intera famiglia, composta dai genitori e da un bimbo di un anno, sono morte a Huayacocotla sommerse da una frana di fango che ha spazzato via la loro casa. In precedenza la tempesta aveva già colpito Honduras e Belize, distruggendo molte case.
Intanto, si scava ancora nel fango: al lavoro ci sono oltre 600 soldati e soccorritori che, con l’aiuto dei cani, sono alla ricerca di eventuali sopravvissuti. Gli sfollati sono centinaia: in tutto lo stato sono state sgomberate le persone che vivono nei paraggi dei principali fiumi, anche se ‘Earl’ dovrebbe perdere la propria forza sulle montagne centrali del Paese: è previsto, infatti, che il fenomeno perda forza nel pomeriggio di oggi.
Ora il Messico sta facendo i conti con un nuovo uragano: la tempesta tropicale Javier si è abbattuta sulla località turistica di Cabo San Lucas, all’estremità della Baja California messicana, portando nuove piogge e venti sopra i 100 km/h.