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Rapito e ucciso il sindaco di Misurata

Si è concluso con il ritrovamento del suo corpo, martoriato di colpi d'arma da fuoco, il sequestro di Mohamed Eshtewi, sindaco della città libica di Misurata. Secondo quanto riferito da fonti locali il politico, appena tornato da un viaggio a Istanbul, stava rientrando dall'aeroporto assieme a suo fratello al momento dell'aggressione, avvenuta a un incrocio regolato da semaforo: gli uomini del commando avrebbero circondato l'auto e rapito il sindaco, ferendo suo fratello con un colpo alla testa.

I sospetti

Il primo cittadino di Misurata è stato successivamente ucciso e abbandonato dopo poche ore su un marciapiede nei pressi dell'Ospedale di Safwa, i cui medici hanno rivelato come il corpo presentasse diverse ferite da proiettile. Il fratello del sindaco, al momento, sarebbe ricoverato in condizioni gravi ma stabili. Nel frattempo, le autorità libiche stanno tentando di far luce su quanto accaduto, cercando di risalire ai responsabili al momento non identificati: per ora gli investigatori seguono diverse piste, dalle milizie islamiche (piuttosto radicate in quella che è la terza città della Libia) che, in passato, avevano minacciato il sindaco intimandone le dimissioni, fino ai sostenitori di Gheddafi e del generale Haftar, ipotizzando anche un coinvolgimento dell'Isis. Secondo quanto scritto dalla testata 'Libya Herald', Eshtewi era stato fortemente contestato in virtù del suo sostegno all'accordo politico di Skhirat, destinato a risolvere dispute interne al territorio libico. Nel mese di maggio, addirittura, i militanti dell'estremismo islamico avevano spinto il sindaco a presentare le dimissioni per un breve periodo di tempo. A ogni modo, alcune autorevoli fonti locali hanno affermato che le milizie islamiche, così come i sostenitori dell'ex generale Gheddafi e anche gli esponenti Daesh, avrebbero tratto beneficio dalla morte di Eshtewi.

I medici dell'Ospedale di Safwa hanno riferito di almeno tre proiettili nella schiena, anche se il colpo mortale sarebbe stato inferto alla testa.

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