Il terrorismo in Siria è a un passo dalla sconfitta. Vladimir Putin lo ha detto a Bashar Al Assad durante l'incontro avvenuto a Sochi, sul Mar Nero, aggiungendo che è arrivato il momento di lavorare per giungere a una soluzione politica della crisi scoppiata nel 2011. “Credo che il problema del terrorismo sia universale – ha affermato il presidente russo – molto deve essere fatto per raggiungere una vittoria completa sul terrorismo, ma, per quanto riguarda la nostra cooperazione nella contro i terroristi in Siria, l'operazione militare sta realmente arrivando alla conclusione”.
La crisi
A questo punto, ha esortato Putin rivolto ad Assad, “penso che la cosa principale sia di far avanzare il processo politico e sono contento di vedere la sua disponibilità a lavorare con chiunque voglio trovare soluzioni e stabilire la pace”. Putin ha accolto il rais per quella che è la seconda visita del leader siriano in Russia dall'inizio, nel marzo 2011, di inedite proteste antigovernative in Siria, sfociate nel sanguinoso conflitto che ancora si trascina nel martoriato Paese arabo.
Il precedente
Assad era già stato in Russia il 21 ottobre del 2015 per un colloquio a Mosca con Putin: allora i due leader avevano parlato della campagna militare russa in Siria al fianco delle forze di Damasco lanciata nel settembre di quell'anno. In quella occasione però la visita era stata annunciata, mentre questa volta il Cremlino e i media ufficiali siriani hanno dato notizia del viaggio di Assad in Russia solo dopo il colloquio con Putin. “Enormi successi sono stati raggiunti sia sul campo di battaglia che a livello politico – ha rivendicato dal canto suo il presidente siriano – Molte aree in Siria sono state liberate dai terroristi e i civili che erano stati costretti a lasciare quelle zone sono stati in grado di tornare”.
Prossimi appuntamenti
Secondo il presidente siriano, “bisogna ammettere che l'operazione ha reso possibile far avanzare il processo per un accordo politico in Siria”. Quindi, riferisce ancora la nota del Cremlino, Putin ha parlato del vertice che avrà domani a Sochi con i presidenti di Turchia e Iran, Recep Tayyip Erdogan e Hassan Rohani, con cui “avevamo un accordo per avere consultazioni aggiuntive con lei (Assad) durante un incontro diretto”. “La questione principale riguarda il processo politico che sarà lanciato dopo che i terroristi saranno sconfitti“, ha detto il presidente russo, anticipando i temi del summit di domani, dal quale “ci si aspetta che contribuisca a trovare una soluzione di lungo termine della crisi siriana”. Putin avrà consultazioni telefoniche con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e con altri leader mediorientali proprio per riferire loro dell'incontro avuto con Assad.