Le sanzioni, le accuse continue verso di noi, sono tutti metodi per contenere la Russia perché l'Occidente vede la Russia come una minaccia, un avversario. Ma questi metodi non sono nell'interesse di nessuno, solo col dialogo e la cooperazione si può far avanzare l'economia mondiale. Ora però qualcosa si muove poiché alcuni nostri partner in Europa iniziano a dire che serve cooperare con la Russia”. Lo ha detto Vladimir Putin nel corso della sua linea diretta con i cittadini.
Parità strategica
Rispondendo a una domanda, il presidente russo ha sottolineato che “l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sulla difesa anti-missilistica è un tentativo di infrangere la parità strategica e noi rispondiamo con i nostri moderni sistemi di armamento, che conservano questa parità: serve capirlo e trovare nuove forme di cooperazione che siano adeguate alle realtà moderne. E' l'ora di mettersi al tavolo dei negoziati ed elaborare un piano di sicurezza europea”.
Cooperazione
I partner occidentali, ha spiegato Putin, stanno arrivando gradualmente a comprendere la necessità di riparare i legami con Mosca. Secondo il leader del Cremlino, le nazioni occidentali non dovrebbero frenare certi Paesi, come la Russia, ma dovrebbero al contrario stabilire una cooperazione costruttiva. “I nostri partner stanno gradualmente prendendo consapevolezza di questo aspetto”, ha osservato. “Vedete cosa sta succedendo in molti Paesi, dove la necessità di costruire normali relazioni con la Russia è espressa a livello politico: spero che questo processo acquisterà slancio in futuro”, ha aggiunto.
Dazi Usa
Per Putin, fra l'altro, i dazi di Trump sull'import di acciaio e alluminio sono di fatto “sanzioni” a Europa, Canada e Messico. “I nostri partner pensavano che non sarebbero mai stati colpiti da questa politica controproducente legata a restrizioni e sanzioni ma ora vediamo cosa sta accadendo: l'introduzione dei dazi su acciaio e alluminio, non solo per l'Europa ma anche per Canada e Messico, sono sanzioni, anche se in altri termini”. Il presidente russo ha poi affermato che gli Usa hanno esteso per anni la propria “giurisdizione oltre i propri confini” e stanno ora provando a estenderla anche in Europa. Questo – ha dichiarato – è “inammissibile”.