Mike Pompeo sarà a Pyongyang per trattare i dettagli del disarmo nucleare del regime nordcoreano, frutto dello storico incontro fra Donald Trump e Kim Jong-un a Singapore.
Missione
Si tratta della seconda visita nella capitale dello Stato eremita da quando è il capo della diplomazia americana e la terza in assoluto in tre mesi. A Pyongyang il segretario di Stato Usa si tratterrà sino al 7 luglio, chiedendo al regime una risposta concreta e maggiori dettagli sul proposito di passare alla “completa denuclearizzazione“, messo nero su bianco il mese scorso, durante il summit di Singapore.
Tutto tace
Nessun segnale è però emerso finora sul modo in cui la Corea del Nord intenda tenere fede all'impegno preso il 12 giugno. Dalle immagini satellitari consultate dagli esperti è invece emerso un quadro potenzialmente più problematico per il segretario di Stato Usa. Il mese scorso erano apparse fotografie che mostravano “rapidi progressi” al centro di ricerca nucleare di Yongbyon, con un ampliamento dell'area dedicata agli uffici e, all'apparenza, segnali di attività di arricchimento dell'uranio. All'inizio di questa settimana, altre immagini riprese dallo spazio mostravano un ampliamento di un centro per la produzione di componenti per i missili balistici nella parte orientale del Paese. Le aspettative statunitensi sembrano essersi, almeno in parte, ridimensionate: in un recente comunicato, il Dipartimento di Stato Usa ha parlato di “finale e pienamente verificata denuclearizzazione” e non di una denuclearizzazione “completa, verificabile e irreversibile” su cui lo stesso Pompeo ha più volte insistito.
Mezzo flop?
Scettici sui risultati effettivi gli esperti sudcoreani. “Il migliore esito possibile potrebbe essere quello di avere una Corea del Nord impegnata nella verifica del proprio programma nucleare, ma non penso che emergerà una tempistica dettagliata delle ispezioni all'arsenale”, ha dichiarato al Korea Herald un ricercatore dell'Asan Institute for Policy Studies di Seul, Ko Myung-hyun. Più probabile, secondo altri esperti, un accordo di massima su ispezioni per quei tipi di armi che possono minacciare direttamente il suolo americano.
Sui piani per il disarmo nucleare di Pyongyang sono emerse voci apparentemente discordanti anche all'interno dell'amministrazione Usa: lo stesso Pompeo, ai microfoni della Cnn, aveva dichiarato di non avere fissato una tempistica dettagliata per la denuclearizzazione, mentre a distanza di pochi giorni, il consigliere per la sicurezza nazionale di Washington, John Bolton, aveva affermato che gli Stati Uniti hanno un piano per lo smantellamento del programma nucleare di Pyongyang in un anno.