Donald Trump avrebbe ordinato a Michael Cohen, suo ex avvocato, di mentire al Congresso Usa sulle trattative per costruire una Trump Tower a Mosca.
L'indagine
E' quanto emergerebbe dalle carte in mano al procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, secondo quanto riporta il sito BuzzFeed citando fonti investigative. Il presidente Usa avrebbe anche appoggiato il piano messo a punto dall'ex legale di recarsi in visita in Russia durante la campagna presidenziale con l'obiettivo di incontrare il presidente Vladimir Putin. “Fai che avvenga”, avrebbe detto il tycoon al suo legale.
Sondaggi manipolati
Non solo: Cohen ha ammesso di aver pagato un uomo affinché manipolasse dei sondaggi on line a favore del futuro presidente degli Stati Uniti. I fatti si sarebbero svolti nel 2015, quando il tycoon stava lanciando la sua campagna per le presidenziali. In sostanza Cohen avrebbe confermato un'inchiesta del Wall Street Journal in cui si afferma che il legale pagò il capo di una piccola azienda operante in campo tecnologico, tale John Gauger, per realizzare un programma capace di moltiplicare i voti a favore di Trump in un sondaggio on line dell'emittente Cnbc. Lo stesso procedimento è stato utilizzato anche in un rilevamento, sempre on line, del sito Drudge Report, noto per essere di tendenza marcatamente conservatrice. Cohen ha dato un compenso a Gauger anche per creare un social media account usato per promuovere se stesso.
“Ho agito sotto la direzione e per il solo beneficio di @realDonaldTrump @POTUS. Sinceramente mi pento per la mia cieca lealtà verso un uomo che non la merita”, ha scritto l'avvocato su Twitter. Cohen si è dichiarato colpevole rispetto alle accuse di aver violate le leggi sul finanziamento della campagna elettorale per aver orchestrato il pagamento di alcune donne che avevano affermato di aver avuto relazioni extraconiugali con Trump. L'avvocato cinquantaduenne attualmente sta collaborando alle indagini del Russiagate.
A quanto scrive il Wall Street Journal, Gauger ricevette 12 mila dollari in contanti per il lavoro di manipolazione dei sondaggi on line, molto meno dei 50 mila pattuiti. Su questo dettaglio Cohen contesta il giornale, affermando che l'uomo fu pagato con un assegno.