“Un altro gruppo di 234 donne e bambini è stato liberato tra le estremità di Kawuri e Konduga della foresta di Sambisa” c’è scritto in un messaggio postato dall’account ufficiale Twitter del quartiere generale della Difesa nigeriana. Il numero complessivo di donne dichiarate liberate nel corso di questa settimana sale così a più di 677. Il presidente Goodluck Jonathan, il cui mandato scade questo mese, ha rassicurato che la foresta costituisce l’ultimo presidio dei militanti islamici e che si impegnerà a “consegnare una Nigeria completamente libera da roccaforti terroristiche”.
La liberazione è arrivata appena le forze armate nigeriane hanno dispiegato le truppe di terra dopo i raid aerei negli accampamenti della foresta di Sambisa, il luogo dove sono state trattenute le 219 ragazze sequestrate il 15 aprile del 2014 dalla scuola di Chibook. L’esercito ha inoltre comunicato che sta vagliando le ragazze e le donne liberate per capire da quali villaggi provengano. Sono state diffuse anche delle foto dall’esercito nigeriano, forse per facilitare le operazioni di ricongiugimento famigliare, dove si mostrano circa 20 persone tra donne, ragazzi e bambini che sembrano generalmente in buona salute fisica. Ma almeno uno dei bambini sembra avere chiari segni di malnutrizione.
Sconcerto inoltre da parte di alcuni perchè, secondo quanto riferito da un portavoce militare, alcune donne avrebbero contrastato le truppe dell’esercito, sparando contro i loro soccorritori. Ciò farebbe intendere che i militanti di Boko Haram le avrebbero usate come scudo umano armato o che alcune di loro potrebbero ormai idendificarsi con Boko Haram, dopo mesi di violenze, prigionia e matrimoni forzati.