Sono servite oltre 15 ore ma alla fine le forze di sicurezza somale sono riuscite ad avere la meglio sui 5 terroristi di Al Shaabab che avevano preso d’assalto l’hotel Nasa-Habloid di Mogadiscio. Un attacco costato la vita ad almeno 23 persone. La polizia ha preso il controllo dell’albergo dopo aver ucciso 3 jihadisti e averne catturati 2. Tra le vittime anche 3 bambini, “giustiziati” con colpi di pistola alla testa.
L’attacco
L’assalto dei terroristi è iniziato ieri pomeriggio con un’autobomba fatta esplodere davanti all’hotel. Poco dopo, un gruppo di estremisti si è asserragliato nell’albergodopo una sparatoria con le forze di sicurezza e ha preso in ostaggio una trentina di persone. Poi si sono udite altre due esplosioni nelle vicinanze, dovute a una seconda autobomba. L’attacco è stato subito rivendicato dal gruppo fondamentalista al Shabaab. Durante l’assedio le forze di sicurezza sono riuscite a liberare le 30 persone intrappolate nella struttura.
L’ultima strage
Gli Al Shabaab invece avevano evitato di rivendicare, invece, l’azione con il camion-bomba che era esploso due sabati fa causando la peggiore strage terroristica mai perpetrata in Somalia e una delle più sanguinose al mondo degli ultimi anni: 358 morti e 228 feriti – di cui 122 così gravi da essere stati aviotrasportati all’estero – e 56 dispersi lasciando quindi temere un ulteriore aggravarsi del bilancio di sangue. Il presidente somalo Abdullahi Mohamed ha dichiarato lo stato di guerra e fatto un tour nell’area per cercare appoggi per la sua riconquista del territorio controllato dagli Al Shabaab.
Pericolo Shaabab
I ribelli, cellula somala di Al Qaida dal 2012, vogliono imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica, e per questo cercano di cacciare le truppe straniere dall’ex colonia italiana devastata una guerra civile iniziata nel 1991. Una forza di 22 mila uomini dell’Unione Africana (Ua) dovrebbe ritirarsi e affidare la sicurezza a truppe somale entro la fine del 2020. Gli Usa comunque quest’anno hanno aumentato il loro impegno contro gli Al Shabaab, compiendo quasi 20 raid con droni. Gli Al Shabaab del resto hanno già attaccato posti in vista della capitale e lo stesso hotel Nasa-Habloid era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto nel 2016: a fine di giugno era stata fatta esplodere un’autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell’edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili, e lo schema sembra essere stato ripetuto questa volta.