Gli Stati Uniti hanno votato e prossimi due anni per Obama saranno particolarmente difficili: il presidente, infatti, sarà costretto a fare i conti con un Congresso completamente repubblicano. Le elezioni di Midterm hanno visto il Grand Old Party mettere le mani anche sul Senato e al contempo confermare la Camera, dove ne è stata addirittura ampliata la maggioranza. E questo, per le politiche di amministrazione del Presidente democratico, rappresenterà un problema non da poco: il potere repubblicano non controllava entrambi i rami del parlamento dal 2007 e oltre a questa conquista il Gop è riuscito ad ottenere ottimi risultati anche nelle elezioni dei governatori, verificatesi in 36 stati.
I sette stati più rappresentativi di questa vittoria sono quelli che i repubblicani sono riusciti a “strappare” al partito di Obama: North Carolina, Arkansaas, West Virginia, South Dakota, Montana, Colorado e Iowa. La serata elettorale è scorsa fluidamente e il Gop, oltre ad aver vinto nei suddetti stati ex democratici, ha anche riconfermato gli stati in cui era già dato vincente.
Il primo segno di vittoria è giunto poco dopo l’ora di cena, quando il leder della minoranza al Senato Mith McConnel ha riconfermato il proprio seggio. E potrebbe essere proprio lui il prossimo leader di questa nuova maggioranza, anche se al momento non ci sono conferme; è una figura con la quale Obama dovrà fare i conti, se intenderà portare a termine le proprie politiche nel prossimo biennio.