Il ministro britannico della Difesa, Gavin Willamson, ha confermato l'uccisione “involontaria” di un civile nel corso dei raid condotti dall'aviazione del Regno Unito contro alcuni miliziani dell'Isis.
Ammissione
In una dichiarazione al Parlamento, il ministro ha spiegato che la vittima era un “motociclista che aveva attraversato l'area dell'attacco all'ultimo momento”. E' la prima volta che la Difesa conferma un incidente che ha causato la morte di civili durante gli attacchi condotti contro l'Isis in Iraq e in Siria. “Facciamo tutto il possibile per ridurre al minimo il rischio per i civili durante gli attacchi del Regno Unito attraverso i nostri rigorosi processi di identificazione e la professionalità del personale dell'intelligence”, ha sottolineato il ministro. “E' quindi deplorevole – ha aggiunto – che un attacco aereo del Regno Unito del 26 marzo 2018, diretto contro i combattenti dell'Isis nella Siria orientale, abbia provocato involontariamente la morte di un civile”.
La missione va avanti
Le Forze armate britanniche hanno condotto oltre 1.600 attacchi come parte di una coalizione a guida Usa e hanno anche addestrato oltre 60 mila membri delle forze di sicurezza irachene. “Questi incidenti non indeboliranno la nostra determinazione a sconfiggere l'Isis e liberare il mondo dalla sua ideologia velenosa di odio e intolleranza. L'impegno del Regno Unito per la Coalizione globale contro l'Isis e per il popolo dell'Iraq e della Siria rimarrà più forte che mai”, ha garantito Williamson.