E' il tempo dell'azione, non delle parole, tempo di mordere, non di abbaiare. E noi morderemo forte”. Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Avigdor Lieberman, durante una visita a Kityat Shmona, nel nord del Paese, dove da domenica – un giorno dopo l'abbattimento del jet israeliano da parte di Damasco – sono state rafforzate le difese dello Stato ebraico.
Tensioni con Damasco
“Ho provato a non parlare nei giorni scorsi, ma ripeto che Israele risponderà ad ogni provocazione e difenderà i suoi interessi”, ha continuato Lieberman, riferendosi alla crescente ostilità con la Siria (e con l'Iran), dove sabato mattina le Forze aeree israeliane hanno condotto circa 12 bombardamenti – che hanno superato il centinaio dall'inizio del conflitto siriano – dopo che un drone di fabbricazione iraniana era subentrato nel nord di Israele. Un F16 israeliano di ritorno dalla missione condotta nel governatorato di Homs (dove si trovava la presunta base di lancio del drone) è stato poi abbattuto dalle difese anti aeree del regime di Assad. Fredda la risposta di Lieberman sulla posizione della Russia, che sabato pomeriggio aveva chiesto alle parti di “darsi un contegno ed evitare qualunque azione che possa portare ad un peggioramento della situazione”. “Ognuno ha i suoi specifici interessi”, ha chiosato, aggiungendo tuttavia che “il fatto che ci sia un dialogo aperto con Mosca previene frizioni non necessarie“.
Il ruolo Usa
A chi gli ha chiesto se Israele sia soddisfatto della politica statunitense in Siria e Libano, Lieberman ha risposto: “E' una domanda ingenua. Gli Stati Uniti agiscono secondo i loro interessi. Si tratta del nostro più importante alleato strategico, lo abbiamo visto dopo l'operazione di tre giorni fa (quella di Israele in Siria, ndr), gli Stati Uniti hanno ribadito la loro vicinanza a Israele e noi li ringraziamo”.
Difese rafforzate
Nel frattempo, Tel Aviv starebbe rafforzando le proprie difese aeree nel nord del Paese. L'esercito israeliano non ha confermato ma alcuni testimoni hanno visto dei convogli di batterie missilistiche diretti verso Baqa al Garbiyah, cittadina a maggioranza araba situata nei pressi della Green Line, all'interno del distretto di Haifa. Alcuni utenti hanno postato sui social network delle foto che ritraggono i convogli con le batterie di missili in autostrada. Le difese aeree israeliane includono il celebre Iron Dome, concepito per intercettare missili a corto raggio, il sistema Arrow (2 e 3), contromisura per i razzi lanciati al di fuori dell'atmosfera, e il David's Sling, sistema di difesa disegnato per abbattere missili tattici balistici, razzi a medio-lungo raggio e cruise sparati da distanze comprese tra i 40 e i 300 chilometri. Infine le batterie Patriot, situate nel nord del Paese, usate soprattutto per intercettare droni.