La pressione fiscale, si sa, aumenta in tutto il mondo e c’è chi per andare avanti non paga le bollette. Un dato accertato dall’azienda elettrica pubblica della Grecia, che esaminando i dati del mese di giugno, ha evidenziato uno scoperto per circa 1,7 miliardi di euro. Nel 2012 nel Paese è stato introdotta una tassa speciale, che sanzionava la fornitura della corrente elettrica agli immobili. Prima di questa nuova imposta le bollette non pagate ammontavano a circa 300 milioni di euro.
A causa della crisi economica e della recessione gli abitanti della penisola ellenica non riescono onorare la nuova gabella sugli immobili e così hanno smesso di pagare le bollette della luce. L’azienda greca per l’elettricità Dei, visto l’ammontare della somma, ha presentato ricorso in tribunale per chiedere gli arretrati.
Tra i morosi non ci sono solo i cittadini. Infatti circa 180 milioni di euro sono la somma che il settore pubblico deve alla Dei. Le imprese che utilizzano l’alta tensione invece dovrebbero pagare circa 430 milioni, mentre le famiglie greche sarebbero in debito per circa 950 milioni di euro. La Dei ha stimato che entro la fine dell’anno il totale delle tariffe non pagate arriverà a superare i due miliardi di euro e per cercare di arginare il fenomeno si sono rivolti ad un’agenzia specializzata nel recupero crediti.