Israele chiude i valichi con i Territori Palestinesi, compresa la Striscia di Gaza, in vista del Capodanno ebraico (Rosh HaShanà) che comincia questa sera. Lo ha annunciato il portavoce dell’esercito israeliano spiegando che la chiusura – dovuta a considerazioni di sicurezza – prenderà il via dalle 24 di stasera e si protrarrà fino alla stessa ora di martedì 4 ottobre. Lo stesso portavoce ha precisato che “durante la chiusura, ogni transito, eccetto le emergenze umanitarie e sanitarie, sarà sottoposto all’approvazione del Cogat”, la struttura militare che si occupa della attività civili nei Territori.
La data del capodanno ebraico, che quest’anno cade il 3 ottobre, cambia annualmente perché il calendario ebraico è lunisolare, calcolato sia su base solare sia lunare. L’anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni.
La chiusura dei valichi per i territori avviene a pochi giorni di distanza dai quattro attacchi contro cittadini israeliani in diversi parti di Israele e Palestina compiuti da dei palestinesi. Sabato scorso un ragazzo palestinese di 25 anni ha aggredito con un coltello un soldato israeliano a Hebron, in Cisgiordania. Il soldato ferito è stato portato in ospedale, mentre l’aggressore è stato ucciso da altri soldati. Due palestinesi e un giordano invece erano stati uccisi il giorno prima, il 16 settembre, dopo aver condotto tre attacchi separati in tre diversi posti. Con territori palestinesi (o territori palestinesi occupati) si fa riferimento a due regioni discontinue della Palestina, abitate dal popolo palestinese e da una minoranza ebraica: la Cisgiordania e la striscia di Gaza.