Ottantacinque membri della tribù sunnita Albunimr sono stati massacrati dai jihadisti dello Stato islamico nella provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale: lo ha riferito l’emittente al-Arabiya, spiegando che si tratta di 50 sfollati e di altre 35 cadaveri ritrovati in una fossa comune.
Sono circa 200 le persone uccise dall’Isis nella zona di al Anbar, fra le tribù sunnite ostili allo Stato Islamico negli ultimi 10 giorni: tuttavia i dati non sono certi e alcune fonti locali forniscono bilanci molto più drammatici. Le vittime, tra cui molte donne e bambini, “appartengono “tutte alle tribù Albounimer – ha spiegato al-Faleh Essaoui, vice presidente del consiglio provinciale di Anbar – sono stati uccisi tutti negli ultimi 10 giorni”.
Nel frattempo, il ministro della Difesa Roberta Pinotti lancia l’allarme sui terroristi italiani arruolati dalla jihad: secondo le stime in mano al ministro, i fondamentalisti arruolati dall’Isis “possono aumentare di circa 1.000-1.500 unità” e vengono da diversi Paesi, anche europei. In particolare, si teme che una cinquantina di italiani siano coinvolti nell’arruolamento: “sono numeri contenuti – ha sottolineato Pinotti – ma il problema potrebbe aumentare. Serve una risposta più efficace e rapida della comunità internazionale”.