Germania e Polonia sono decise a rafforzare la loro collaborazione in ambito militare. Ieri a Berlino i ministri della Difesa dei due Paesi hanno sottoscritto un accordo che prevede una serie di misure per incrementare la cooperazione nell’ambito della difesa tra i due Stati Nato. Per quanto riguarda le truppe da combattimento è previsto addirittura il passaggio di alcune unità sotto il comando delle Forze armate confinanti. Inoltre, dovranno aumentare le esercitazioni comuni così come lo scambio di ufficiali. I soldati più giovani dei due Paesi riceveranno una formazione comune. A causa della crisi in Ucraina e dell’annessione della Crimea, la Polonia si sente sempre meno sicura. Il Paese al confine esterno della Nato cerca una integrazione più stretta nell’alleanza militare occidentale per premunirsi contro eventuali aggressioni russe.
L’incontro di ieri, però, è servito a Varsavia anche per chiedere chiarimenti riguardo lo stato delle forze armate tedesche: nelle ultime settimane, infatti, anche il ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak, ha potuto leggere molte notizie sulle Forze armate tedesche, per la maggior parte poco lusinghiere. Anche in Polonia, infatti, si è parlato molto dei problemi di armamento della Germania: degli elicotteri che non volano, dei carri armati che non vengono riparati e dei fucili mal calibrati. Varsavia guarda dunque con preoccupazione alla situazione militare di Berlino e si chiede se, in caso di un’aggressione russa attraverso l’Ucraina, la Germania sarebbe in grado di aiutare la Polonia come previsto nei trattati di alleanza della Nato. E la visita di Siemoniaks di ieri a Berlino di certo non ha contribuito a smorzare le preoccupazioni: prima dell’incontro con il collega polacco, infatti, von der Leyen ha illustrato altri problemi: la Bundeswehr soffrirebbe una carenza di personale specializzato. Dei quattro sottomarini a disposizione della Marina, solo due sarebbero operativi poiché mancano gli specialisti necessari al loro impiego.
I due Paesi hanno sottoscritto un accordo che prevede delle misure per incrementare gli aiuti nella difesa