La decisione di Donald Trump di imporre dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, potrebbe danneggiare l'economia degli Stati Uniti e di altri Paesi. E' quanto ha affermato il Fondo Monetario internazionale, secondo quanto riportato dalla Bbc. L'organismo economico diretto da Christine Lagarde, si unisce così al coro di critiche al piano del presdente statunitense, sottolineando la concreta possibilità che anche altre potenze economiche potrebbero essere tentate di seguire il precedente creato da Trump.
Trump non cede
E mentre il coro delle critiche cresce con il passare del tempo, Donald Trump non cede alle pressioni. Anzi nelle ultime ore, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal che cita fonti vicine al presidente, avrebbe ribadito di non voler applicare nessuna esenzione sui dazi, nemmeno per l'Europa ed il Canada. L'ex tycoon sarebbe convinto che le esenzioni creerebbero un “terreno scivoloso”.
L'Ue prepara le contromisure
Nel frattempo, la Commissione europea si prepara a discutere le contromosse ai dazi sull'acciaio annunciati da Trump. Secondo una fonte europea, contattata dall'Agi, le contromisure contro gli Usa sono contenute in una lista composta per un terzo da prodotti dell'acciaio, da un terzo per prodotti agricoli e da un altro terzo per altri prodotti, a cui applicare dazi aggiuntivi. “Siamo pronti a rispondere in modo fermo, rapido e proporzionato”, ha detto il portavoce Alexander Winterstein. “La Commissione ha contromisure pronte per ri-bilanciare la situazione”, ha spiegato. Inoltre, l'esecutivo comuniatrio “monitorerà il mercato (dell'acciaio) da vicino” e in caso di aumento delle esportazioni Usa è pronto a prendere altre misure “per preservare la stabilità del mercato europeo“. Infine, la Commissione ha annunciato che intende lavorare con gli altri partner internazionali per portare gli Stati Uniti davanti all'Organizzazione Mondiale del Commercio. “Proteggeremo l'industria europea secondo le regole e in modo efficace”, ha detto il portavoce della Commissione.