Si inasprisce sempre di più lo scontro tra Italia e Germania. questa volta Berlino ha chiesto all’Unione europea il ritiro di presunti modelli “fuorilegge” della Fiat Chrysler come le Fiat 500, Doblò e Jeep-Renegade. Durante una conferenza stampa da Berlino, il portavoce del Ministero dei trasporti tedesco, ha chiesto all’Ue che sia garantito il richiamo dei modelli “incriminati” per le presunte violazioni sulle emissioni.
Il software illecito
Un meccanismo illecito nei software dei veicoli della casa italo-americana sarebbe stato scoperto all’indomani del primo caso di Dieselgate, quando a finire nell’occhio del ciclone fu la Volkswagen. Secondo quanto riferito dal portavoce del ministero dei trasporti, dopo la rivelazione delle manipolazioni di Volkswagen nel 2015, il ministro Dobrint ha istituito una commissione di inchiesta “che ha lavorato fino a maggio”, la quale ha sottoposto a controllo moltissimi veicoli. Fra questi anche alcuni appartenenti alla Fiat Chrysler e “la risposta senza dubbi dei periti è stata che su questi veicoli fosse utilizzato un meccanismo illegale di spegnimento”.
L’Ue chiede risposte all’Italia
“Abbiamo ripetutamente chiesto all’Italia di presentarci risposte convincenti al più presto. Il tempo si sta esaurendo, perché vogliamo concludere le discussioni sulla conformità della Fiat a breve”, ha ribadito il portavoce della Commissione europea per l’industria Lucia Caudet in merito al processo di mediazione tra Italia e Germania, sulla compatibilità di alcuni veicoli con la legislazione europea sulle emissioni auto. In mancanza di una risposta, Bruxelles potrebbe anche intraprendere azioni che potenzialmente includono anche la procedura di infrazione.