Giornata storica in Arabia Saudita. Dalla mezzanotte ora locale (le 23 in Italia) è caduto il divieto che impediva alle donne di guidare rendendole dipendenti per gli spostamenti da mariti, fratelli e autisti. Per il Regno – ultimo Paese al mondo nel quale ai cittadini i sesso femmnile non veniva riconosciuto questo tipo i diritto – si tratta di una volta storica, fortemente voluta dal principe ereditario Mohamed bin Salman nell'ambito del suo ambizioso programma di riforme.
Gli arresti
Il passaggio epocale stride però con l'ondata di arresti che, tra maggio e giugno, ha coinvolto diverse attiviste per i diritti delle donne. L'accusa per loro è quella di “attentato alla sicurezza del Regno“. Dopo essere state raggiunte dal provvedimento sono state sottoposte alla pubblica gogna da alcuni media vicini al potere che ne hanno pubblicato le foto contrassegnandole con la scritta “traditrici“. Un comportamento, quello delle autorità saudite, definito dalla direttrice di Amnesty International Medio Oriente Samah Hadid “contraddittorio“, in un Paese in cui il “clima di intimidazione appare evidente”.Secondo alcuni osservatori locali, invece, si tratterebbe di un modo per calmare il potente establishment religioso, contrario a qualsiasi forma di liberalizzazione e di apertura nei confronti delle donne, ritenute addirittura non dotate dell'intelligenza necessaria per guidare.
Scuola guida
Intanto le donne saudite si attrezzano. In molte hanno postato la propria foto sui social network con in mano la patente nuova di zecca – le prime sono state rilasciate il 4 giugno scorso – mentre altre, con il pallino delle due ruote, scelgono di allenarsi sul circuito motociclistico del Bikers Skills Institute di Riad. Dall'annuncio della fine del divieto, infatti, il centro ha scelto di aprire una volta alla settimana le sue porte a quelle giovani e meno giovani interessate a imparare a portare una moto e a capirne la meccanica di base. In diversi atenei aperti soltanto alle donne vengono proposti corsi di guida, ma in tante lamentano il fatto che le scuole e le istruttrici siano ancora troppo poche e che il costo delle lezioni resti troppo elevato. Le case automobilistiche, intanto, festeggiano. Secondo le stime elaborate da Bloomberg Economics, l'apertura del settore alle donne potrebbe generare 90 miliardi di dollari entro il 2030.
Festeggiamenti
Per inaugurare il nuovo corso, decine di donne del Bahrain si sono recate in Arabia al volante delle loro auto. Le conducenti hanno attraversato il ponte Re Fahd, che collega i Paesi, nelle prime ore del giorno, alcune accompagnati da uomini e altri, solo donne, secondo le fonti ufficiali. Alcune hanno attraversato il ponte poco prima di mezzanotte e hanno aspettato al confine lo scoccare dell'ora stabilita, con l'intenzione di essere le prime donne del Bahrein a guidare in Arabia Saudita. Diversi cittadini del Bahrain hanno pubblicato video delle strade saudite sui social network e alcuni di loro hanno espresso il desiderio di partecipare alla giornata storica delle donne saudite.