Mario Centeno, ministro portoghese dell'Economia, è il nuovo presidente dell'Eurogruppo. La sua elezione è avvenuta al secondo round di voto. Il politico lusitano assumerà formalmente l'incarico il 13 gennaio 2018 e dirigerà la prima riunione il 22 gennaio successivo.
Italia soddisfatta
Fonti di Palazzo Chigi, secondo quanto riferito dall'Ansa, hanno espresso soddisfazione per la scelta di Centeno. Al nome del portoghese, sottolineano le stesse fonti, si è arrivati dopo il “passo indietro” del ministro Pier Carlo Padoan nei giorni scorsi. Il tema dell'Eurogruppo era stato al centro di vari colloqui europei del presidente Paolo Gentiloni, in particolare in Costa d'Avorio per il Summit Ue-Ua e da ultimo in occasione del vertice Pse proprio a Lisbona.
Bilanci in bilico
Sempre oggi l'Eurogruppo, in occasione delle riunione per la discussione dei bilanci ha manifestato preoccupazione per il “lento passo della riduzione dei debiti elevati in diversi Stati membri”, problema che invece “dovrebbe essere affrontato in modo decisivo nell'attuale situazione economica favorevole”. In questo contesto, “è preoccupante lo scarso aggiustamento strutturale previsto nel 2018 da alcuni Paesi, in particolare quando associato ad alti rischi di sostenibilità”. L'Eurogruppo ha chiesto quindi alla Commissione di “applicare il Patto in pieno“.
Paesi a rischio
Tra i Paesi che non stanno rispettando “per ora” la regola del debito per il 2018 ci sono Italia, Belgio e Francia, invitati a “considerare, in modo tempestivo, le misure aggiuntive necessarie per ad affrontare i rischi identificati dalla Commissione e di assicurare che il loro bilancio 2018 sia in linea con le regole”. I tre Stati, assieme a Portogallo, Slovenia e Austria, “sono a rischio di non rispetto del Patto di stabilità nel 2018”. “In base alla valutazione della Commissione, i piano di bilancio di questi Paesi potrebbero portare ad una deviazione significativa dal cammino dell'aggiustamento verso i loro obiettivi di medio termine (Mto)” si legge nelle conclusioni della riunione.