Primi arresti a Gerusalemme est dopo lโattentato compiuto da un camionista palestinese costato la vita a 1 militare e 3 studentesse. Tra le 9 persone finite in manette, ha riferito il portavoce della polizia, ci sono anche 5 congiunti dellโattentatore, Fadi al-Qanbar (28), che secondo le autoritร era un sostenitore del sedicente Stato islamico.
Scontri
Dopo lโattacco si sono verificati incidenti nel rione di Jabel Mukaber (Gerusalemme est) dove risiedeva il killer e la polizia รจ stata costretta ad intervenire. Nel frattempo in diversi cimiteri di Israele si svolgeranno i funerali delle vittime.
Le indagini
Proseguono, intanto, le indagini. Nonostante il plauso di Hamas e il fatto che lโattentato sia avvenuto in piena intifada Tel Aviv continua a sospettare che dietro la strage si celi lโIsis. โSecondo tutti i segni raccolti finora โ ha detto il premier Benjamin Netanyahu โ lโattentatore รจ un sostenitore dellโIsis. Sappiamo che cโรจ un filo comune di attentati, e certamente รจ possibile che ci sia anche un legame fra di loro: dalla Francia a Berlino, adesso a Gerusalemmeโ.
Lโombra del Califfo
Da tempo i seguaci del Califfato premono lungo i confini di Israele. Hanno sparato razzi da Gaza e dal Sinai egiziano verso il Neghev. Altri miliziani prendono minacciosamente posizione nella Siria meridionale, a ridosso del Golan. E i messaggi mediatici dellโIsis raggiungono anche i palestinesi dei Territori e gli arabi cittadini di Israele. โProprio oggi โ fa notare Aviad Mandelboim, un ricercatore del Centro di studi strategici Inss di Tel Aviv โ ricorre lโanniversario dellโuccisione di Nashat Milhelm. Forse lโattentato di Gerusalemme era anche in suo omaggioโ.
I precedenti
Nel gennaio 2016 Milhelm โ un arabo israeliano โ uccise a sorpresa due avventori di un caffรจ nel centro di Tel Aviv e si dileguรฒ. Dopo la sua uccisione, da parte di unโunitร scelta israeliana, lโIsis affermรฒ che era un suo militante. Il camion lanciato contro la folla fa pensare agli attentati di Nizza (14 luglio) e di Berlino (19 dicembre), rivendicati dallโIsis. Eโ possibile che lโattentatore che ha colpito a Gerusalemme ne sia stato influenzato. Ma negli anni 2014-15, ricorda Mandelboim, camion ed altri automezzi guidati da palestinesi fecero vittime fra gli israeliani.
Camion killer
Sventare attacchi del genere, magari scandagliando le reti sociali con algoritmi ad hoc, รจ difficile. Molto piรน spesso lโattentato giunge a sorpresa e allora si puรฒ solo cercare di limitare la quantitร delle vittime. A Nizza il camion che si lanciรฒ sulla folla proseguรฌ la sua corsa per 45 secondi: i morti furono 84. A Berlino, il tir che ha colpito il mercatino natalizio percorse un tragitto di 50-80 metri prima di bloccarsi: i morti furono 12. A Gerusalemme al-Qanbar ha imperversato contro i soldati per una decina di secondi prima di essere ucciso. I morti sono stati quattro, i feriti una quindicina.
Rischio emulazione
Dunque โ osserva Mandelboim โ la rapiditร della reazione รจ cruciale per limitare lโentitร delle perdite. La protezione con blocchi di cemento dei luoghi a rischio (come le fermate di autobus) e la presenza massiccia di forze dellโordine sono altri elementi di supporto. Ma cโรจ sempre da temere che il terrorista potenziale scopra un tallone dโAchille: appunto come ha fatto al-Qanbar. Hamas, la Jihad islamica e altre organizzazione inneggiano adesso al โCamion dellโIntifadaโ e deridono i soldati israeliani visti in fuga. Il rischio dellโemulazione รจ molto forte ed in Israele lo stato di allerta รจ stato elevato.