Kobane, il simbolo della resistenza allo Stato Islamico dopo che i curdi hanno dato prova di non arrendersi alla minaccia del Califfato, è nuovamente sotto l’assedio dell’Isis. Nella notte tra il 24 e il 25 giugno i jihadisti sono riusciti a entrare nella città a confine tra Siria e Turchia camuffandosi con le uniformi dei combattenti dell’Ypg e dell’esercito libero siriano.
Nella violenta battaglia tra le parti in conflitto sono state segnalate diverse vittime e nella periferia a sud di Kobane l’esplosione di un autobomba a un posto di blocco curdo ha ucciso almeno 25 persone. In alcune zone della città gli scontri armati sono ancora in corso.
Le forze curde erano riuscite a cacciare gli uomini di al Baghdadi a gennaio dopo 134 giorni di resistenza, grazie anche all’aiuto della coalizione internazionale. La sconfitta dei tagliagola dell’Isis aveva assunto un valore quasi “simbolico” in quanto metteva fine al lungo assedio dello Stato Islamico in una terra sempre più fragile e divisa dalla guerra civile.