Non ci sarà da attendere molto per avere il resoconto dettagliato dell'indagine di Robert Mueller, quella sul Russiagate: l'Attorney general William Barr, infatti, ha fatto sapere che il dossier sarà reso pubblico entro la metà di aprile. A quel punto si saprà tutto: la strada seguita dal superprocuratore, le sue valutazioni e, soprattutto, le motivazioni che lo hanno spinto a decretare come fra Trump e la Russia non vi sia stata alcuna prova di collusione durante le presidenziali del 2016. Ad attendere queste risposte sono in particolare i democratici, attaccati frontalmente dal presidente nel suo comizio di Grand Rapids e invitati “a chiedere scusa” visto che sulle presunte interferenze di Mosca di tre anni fa avevano fatto abbondantemente leva per cercare di indebolire la posizione del Tycoon.
Dem in cerca di leader
Chi invece esce rafforzato da questa vicenda, al momento è proprio Donald Trump. E questo al netto delle motivazioni e dai dettagli che emergeranno dal dossier Mueller, poiché la caduta del pericoloso fronte del Russiagate toglie una potenziale grossa grana dal piano per le presidenziali del 2020, di fatto lanciate già a Grand Rapids sull'onda dello scampato pericolo. I democratici, ora come ora, dovranno riordinare le fila: una nutrita schiera di candidati alle primarie, nessun vero leader e nessuno che appare, al momento, in grado di riordinare le strategie dopo il naufragio del Russiagate. Resta il tema migranti, sul quale Trump continua a tentennare e su cui sembra voler insistere O'Rourke, nativo di El Paso e, forse, uno dei pochi del gruppo a possedere esperienza in materia. Ma anche lui sembra lontano da quel ruolo di guida che sulla sponda dem speravano potesse avere.
I giorni di Barr
Nel frattempo, per ingannare l'attesa del dossier Barr lascia trapelare qualche dettaglio sul contenuto del suo documento di rapporto sulla relazione di Mueller. Rapporto che non farà rivedere al presidente prima della pubblicazione poiché, spiega, fu lo stesso Trump a rinviare pubblicamente a lui la pubblicazione del plico. Barr ha inoltre precisato come la sua lettera di qualche giorno fa non fosse un riassunto delle conclusioni di Mueller, quanto piuttosto una nota aggiuntiva. L'Attorney ha infine annunciato che comparirà lui stesso in audizione davanti alla Commissione del Senato prima, e della Camera poi. Comincerà il primo maggio, quando gran parte delle discussioni saranno esaurite.