Dalla strage al teatro Bataclan di Parigi sono trascorsi più di tre anni, per la precisione 1321 giorni. Eppure in questo lasso di tempo l'attività investigativa francese, anzi europea, è andata avanti. E proprio oggi ha portato un altro risultato, l'arresto di un 39enne bosniaco che è sospettato di essere uno degli autori della strage che costò la vita a 93 (137 se si considerano gli altriluoghi colpiti dall'Isis la sera del 13 novembre 2015) persone. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo sarebbe sato arrestato un asettimana fa. Della misura si è occupata la Procura tedesca di Dresda. L'uomo è destinatario di un mandato di arresto europeo con l'accusa di sostenere un'organizzazione terroristica in connessione con attacchi terroristici, compresa quello al Bataclan di Parigi. All'arresto si è arrivati nell'ambito di una indagine in materia di violazione della normativa sulle armi nei confronti di due suoi connazionali. E' stato condotto dalle forze speciali della Criminalpol a Bad Duerrenberg, a sud di Halle. L'uomo non aveva armi.
La ricostruzione degli attacchi
I terroristi quasi quattro anni fa hanno colpito 6 luoghi. Tutto inizia allo “Stade de France“, dove si sta giocando l'amichevole tra Francia e Germania. Tra gli spettatori presenti anche l'ex presidente François Hollande. Per non aggravare la situazione la partita prosegue. Nel primo attentato muore anche il fondamentalista Ukashah Al-Iraqi. Alle 21.21 i criminali colpiscono nei pressi di due ristoranti, al grido di “Allahu Akbar” uccidono 13 persone e altre 10 rimangono ferite. Qualche minuto più tardi in una seconda sparatoria rimangono a terra 5 individui. I terroristi colpiscono nei luoghi maggiormente affollati, infatti anche il terzo assalto avviene in un altro eserciozio commerciale: 21 morti e 9 feriti. La follia stragista di quella sera ha il suo culmine proprio al teatro Bataclan. Dove 3 persone vestite di nero aprono il fuoco sui 1.500 presenti che stanno assistendo ad un concerto. Una mattanza che coinvolge 93 innocenti.