Vladimir Putin ha firmato il decreto che sospende la validità del Trattato sulle armi nucleari a medio raggio (Inf) siglato nel 1987 da Ronald Reagan e da Mikhail Gorbaciov; una delle pietre miliari della fine della Guerra Fredda.
La firma
A dicembre erano stati gli Usa i primi ad annunciare l'intenzione di voler uscire dal Trattato, accusando Mosca di violazioni. A quanto rende noto il Cremlino, il provvedimento entra in vigore dal momento della firma da parte del presidente Putin, ossia subito. Inoltre, si specifica che la partecipazione di Mosca “è sospesa fino a quando gli Stati Uniti non metteranno fine alla violazione degli obblighi previsti dal trattato o fino alla cessazione della sua validità”.
L'appello
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha subito rinnovato l'appello alla Russia affinché torni a rispettare l'Inf, considerato una pietra miliare della sicurezza. Commentando le notizie che arrivano oggi da Mosca, con un gruppo di giornaliste internazionali, Stoltenberg ha affermato: “Rinnoviamo l'appello alla Russia affinché torni a rispettare il trattato Inf”, aggiungendo che allo stesso tempo “la Nato deve essere pronta ad un mondo senza l'Inf e con più missili russi“.
L'Alleanza
Nei giorni scorso, il segretario generale della Nato aveva definito le violazioni russe al trattato una delle sfide più pressanti in tema di sicurezza per l'Alleanza. Dopo colloqui con il primo ministro bulgaro Boyko Borissov a Sofia, Stoltenberg aveva sottolineato: “La Nato non vuole una nuova Guerra Fredda, non vogliamo una nuova corsa agli armamenti e facciamo appello alla Russi affinchè torni a rispettare il trattato Inf”.