Almeno 49 i morti e 36 i dispersi. E’ il bilancio provvisorio delle inondazioni e delle frane causate dalle piogge battenti che da venerdì cadono sui vari distretti del Nepal meridionale. Come riferiscono media locali, il governo ha convocato una riunione di emergenza per esaminare la situazione e eventualmente dichiarare lo “stato di calamità” nelle zone colpite. Allarmante la situazione nel distretto turistico di Chitwan, dove il fiume Budhi Rapti è straripato, allagando la cittadina e le campagne circostanti. Secondo il presidente dell’Associazione regionale degli alberghi di Sauraha, Suman Ghimire, le acque del fiume hanno invaso i piani bassi di almeno 110 hotel. Fra di essi si trova il Land Mark, dove si trova alloggiata l’italiana Francesca Immacolata Chaouqui, con la sua famiglia. Suman Ghimire ha fatto sapere che i soccorsi verranno realizzati quanto prima con l’ausilio di un gruppo di elefanti.
La richiesta d’aiuto sui social di Chaouqui
“Siamo bloccati al Land Mark Hotel a Chitwan in Nepal. I fiumi hanno esondato, l’albergo è allagato, siamo senza elettricità e senza acqua. Abbiamo allertato la Farnesina. Siamo gli unici italiani dell’hotel. Aiutateci”. E’ l’appello lanciato nella notte sui social da Francesca Immacolata Chaouqui, la donna coinvolta nel caso di Vatileaks 2, rimasta intrappolata con la famiglia dalle inondazioni in Nepal. Più tardi su Twitter Chaouqui ha postato una foto scattata da una finestra dell’albergo: “Siamo vivi – ha scritto – Ci sono 20 bambini. Noi non andiamo via senza che loro siano in salvo”. La donna ha scritto al ministro degli Esteri Angelino Alfano per chiedere aiuto.
Siamo vivi. Per favore aiutetaci. Siamo senza acqua e luce. Ci sono 20 bambini. Noi non andiamo via senza che loro siano in salvo. #aiutopic.twitter.com/730uxH2Vt8
— Francesca Chaouqui (@FrancescaChaouq) 13 agosto 2017
L’intervento della Farnesina
Da Roma, la Farnesina si è immediatamente attivata per aiutare gli italiani bloccati negli alberghi. Tuttavia, non hanno precisato l’identità dei connazionali.