Un messaggio forte alla guerra dei dazi quello inviato da Unione europea e Giappone che, a Tokyo, hanno siglato un accordo bilaterale di libero scambio di dati e prodotti, per quella che sarà l'area di scambio commerciale più grande del mondo. Un segnale inequivocabile, che lancia la risposta dei due protagonisti al crescente protezionismo degli Stati Uniti e, in particolare, alla contesa con la stessa Ue e con la Cina sulla tassazione degli import. L'entrata in vigore dell'accordo è prevista per il 2019 (appena prima che si formalizzi l'uscita del Regno Unito dall'Unione), dopo che il Parlamento europeo e l'Assemblea giapponese l'avranno ratificato e, in sostanza, porterà al totale azzeramento dei dazi sulla quasi totalità dei prodotti rientranti negli scambi commerciali fra Unione e Giappone.
Tusk: “Amicizia cementata”
Grande soddisfazione da entrambe le parti, proprio all'indomani del discusso vertice di Helsinki fra Trump e Putin: “Con il più grande accordo di commercio bilaterale di sempre – ha dichiarato in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk -, oggi cementiamo l'amicizia giapponese-europea. Geograficamente, siamo distanti. Ma politicamente ed economicamente non potremmo essere più vicini. Con i valori condivisi della democrazia liberale, dei diritti umani e dello stato di diritto”. L'Italia, da parte sua, ha avallato la firma dell'Ue già il 6 luglio scorso, non ponendo vincoli di sorta all'accordo con Tokyo: “L'accordo ci aiuta a ridurre gli effetti negativi del protezionismo – ha spiegato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia -. L'Unione Europea non ha materie prime e deve aprirsi a nuovi mercati a partire dai Paesi che hanno una più alta vocazione all'export come l'Italia e la Germania”.
I termini
Per quanto riguarda i termini dell'accordo, l'intesa Giappone-Ue riguarderà l'eliminazione dei dazi sul 94% delle importazioni provenienti dall'Unione europea, ivi compreso l'80% di tutti prodotti ittici e agricoli. Per quanto riguarda Bruxelles, invece, verranno cancellate le tassazioni sul 99% delle merci in arrivo dal Giappone, con apertura su un periodo di 8 anni per il mercato automobilistico, 6 per le apparecchiature video (tv). C'è l'accordo anche sullo scambio e la protezione dei dati: sarà previsto il mutuo riconoscimento dei livelli di protezione dei dati da parte di Ue e Giappone (che applicherà salvaguardie addizionali per adeguarsi agli standard europei), sia a fini commerciali che nello scambio di dati tra le forze dell'ordine.