Da settimane, oramai, raggiungere la Liguria – i porti e le località turistiche – è diventata una grande impresa per i turisti, ma anche per gli autotrasportatori. Code chilometriche, ore passati al sole fermi in auto: questo a causa della ripresa attività dei molti cantieri autostradali che hanno notevolmente ridotto le carreggiate a disposizione per la circolazione dei mezzi.
L’ira di Toti per il caos autostrade in Liguria
A margine di una visita della leader di Fdl, Giorgia Meloni, ai cantieri del nuovo Ponte di Genova, il presidente Giovanni Toti ha annunciato che la Liguria “avvierà altri provvedimenti per farsi ascoltare da un Governo che non parla con le istituzioni della Regione”. Per i disagi autostradali “la quantificazione del danno occorrerà farla attraverso gli strumenti del Diritto Civile, certamente avvieremo il percorso per chiedere i danni”.
“Saremo in buona compagnia – ha affermato Toti – visto che al Mit stanno chiedendo i danni gli autotrasportatori, i terminalisti, gli armatori, gli albergatori, i balneari, i ristoratori, credo che saranno udienze piuttosto affollate, mi sembra surreale che in questa situazione io non riceva una comunicazione formale dal Governo da almeno quattro settimane”.
Un’azione formale di contenzioso
Il presidente della Regione Liguria ha deciso, quindi, di procedere per l’azione civile nei confronti del Ministero dei Trasporti e si Aspi per chiedere un risarcimento sia per i mancati introiti fiscali che per il danno di immagine.
“In assenza di risposte alle nostre sollecitazioni – ha spiegato Giovanni Toti – abbiamo deciso di dare avvio a un’azione civile di risarcimento danni, oggi partiranno i primi atti formali che sono le richieste di accessi agli atti alla società concessionaria e al Mit, che sono concedente e concessionario di un contratto di cui noi siamo le vittime”. L’azione formale di contenzioso è stata decisa dopo aver tentato di risolvere la questione in via bonaria, senza però ricevere alcuna risposta.