Tutto il popolo fiorentino si è approssimato, un po' alla volta, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, dove è stata allestita la camera ardente del regista Franco Zeffirelli. Il feretro è arrivato da Roma e il suo ingresso all'interno del Comune è stato accompagnato da un lungo applauso, simbolo dell'affetto e della stima che il capoluogo toscano conserva per il suo illustre cittadino. Dalle 11 alle 23 e nuovamente domani dalle 9 alle 10.30: tutti avranno al possibilità di rendere omaggio al grande regista, salutato da colleghi, amici e semplici cittadini con il medesimo affetto. Per consentire ai fiorentini di rendergli onore, è stato deciso di posticipare anche la prevista seduta del consiglio comunale, un'ennesima riprova di quanto la città sia affezionata al suo illustre concittadino.
L'esteta del cinema
Zeffirelli lascia un'eredità importante nell'ambito della settima arte, apprezzato all'estero e autore di pellicole importanti e identificative, come l'acclamato Fratello sole e sorella luna, ma anche Romeo e Giulietta e Un tè con Mussolini. Noto per il suo talento nei melodrammi ma anche per il suo particolarissimo stile di regia, Zeffirelli si è distinto anche per il suo gusto, sfoggiando una distintiva ricerca della forma, caratterstica che gli è valsa tre David di Donatello, oltre a due premi speciali e altri svariati riconoscimenti importanti, in campo cinematografico e non. Anche il suo attaccamento alla città di Firenze era noto, così come la sua passione per la Fiorentina, tanto che una sciarpa della squadra è stata adagiata sul suo feretro. A Zeffirelli verranno concessi i funerali nel duomo di Santa Maria del Fiore, uno degli onori più alti concessi dalla città, tanto che, in passato, è stato riservato solo ad altre due persone: l'ex sindaco e futuro beato, Giorgio La Pira, e al poeta Mario Luzi. Le esequie verranno officiate dal cardinale Angelo Betori.